Ausländer è un libro scritto da Paul Dowswell pubblicato dalla Feltrinelli nel 2010.
Piotr è un ragazzo di 13 anni, biondo e con gli occhi azzurri; egli rispecchia perfettamente l’ideale di gioventù nazista. Durante l’invasione tedesca in Polonia, i genitori vengono uccisi e Piotr spedito in affidamento a Varsavia. Dopo aver passato una rigida selezione, viene dato in adozione alla famiglia Kattelback: l’incarnazione dello stereotipo per eccellenza di famiglia nazista.

Piotr (ribattezzato Peter), inizialmente entusiasta del suo nuovo ruolo nella società, viene presto a conoscenza di una cruda realtà: gli esperimenti condotti dal Dottor Kattelback sul genere umano sono solo una microscopica parte delle crudeltà e dei crimini rivolti nei confronti degli Ebrei. Conosce Anna, una ragazza molto intelligente che, come lui, non condivide gli ideali di Hitler e del nazismo. Attraverso di lei Peter viene a conoscenza del mondo della resistenza antinazional-socialista e ne diventa attivo sostenitore.
Pur essendo a conoscenza del pericolo a cui sta andando incontro, Peter decide di continuare ad aiutare le famiglie ebree nascoste. Tutto andrà storto: per salvarsi, il ragazzo sarà costretto a fuggire lontano, verso una nuova vita.

Scritto con molta delicatezza, cura ed attenzione ai dettagli, è in grado di riuscire a far immedesimare il lettore in una città, in un’epoca ricca di avvenimenti importanti come la Berlino del ’43. Espone con grande tatto uno dei più brutti operati, dell’uomo nella storia dell’umanità, cioè il nazismo; perché NON dobbiamo dimenticare questo orrore, o meglio, ERRORE più grande mai architettato dalla mente umana. Non si possono trovare parole per identificare il terrore e le sofferenza che milioni di Ebrei, e non solo, hanno subito.

Hind, Redazione FuoriLegge