Posts From Redazione2021

Giornalisti per un giorno! Di Lucia Lombardo

Una democrazia dal futuro incerto… Giovedì 26 Novembre, durante la video lezione di italiano, si è svolto un interessantissimo gioco di ruolo, organizzato dall’autore Christian Antonini e basato su una simulazione di democrazia. Gli alunni erano i cittadini di Morettania ed erano divisi in Gialli ed Azzurri; per ogni fazione c’era poi un’altra suddivisione in pedoni, cavalli e alfieri. Io ero un Cavallo Giallo e sono stata candidata contro il

Zita Dazzi racconta la sua adozione al Faccio di Vercelli

Quest’anno era la mia “prima volta” al progetto Adotta uno scrittore del Salone del Libro di Torino. Quando mi è stato annunciato che ero stata selezionata, eravamo diversi mesi prima dello scoppio dell’epidemia e quindi mi immaginavo una esperienza ben diversa da quella che poi è stata. Gli organizzatori nelle prime mail mi spiegavano che ero stata assegnata a un istituto superiore di Vercelli, l’It Faccio, una terza classe che avrebbe

Quando nascere non basta

Il domani non sarà solo o luminoso o oscuro, la realtà non è un elenco di contrari e Vita Nova ad Eraclito sarebbe piaciuta tantissimo. Vita Nova ci ha messo davanti coppie strane, opposte, imperdonabili e ci ha mostrato come, invece, le contraddizioni siano assorbite nella realtà. Non si parla, qui, di opposizione di contrari che si escludono a vicenda, ma di due parti che devono essere ricondotte allo stesso

Carlo Ginzburg racconta Pavese

Bologna. 9 ottobre 2020. Carlo Ginzburg e Giulia Boringhieri sono seduti l’uno di fronte all’altra. Lo studio dello storico, dove la distesa di libri che li circonda crea un’atmosfera familiare, fa da cornice a un dialogo intimo permeato di ricordi.  D’altronde il libri hanno sempre giocato un ruolo fondamentale nella vita di Carlo Ginzburg. È stato proprio posando lo sguardo sugli scaffali colmi della biblioteca della Scuola Normale di Pisa,

Tipi di legami: dalla chiusura del passato all’elettività del futuro

Nel pomeriggio dell’8 dicembre, per il salone del libro “Vita Nova”, lo scrittore Giorgio Fontana ci parla di rapporti di sangue e rapporti che sono frutto di una scelta. Egli mette in luce, partendo dalla parola chiave “congiunto”, le dicotomie e gli intrecci tra i legami subiti, ovvero le relazioni ereditarie come la famiglia, e i legami elettivi, come quelli di amicizia, che invece scegliamo autonomamente.    Mentre le relazioni

Passato e presente, come una pila di giornali sovrapposti

Alberto Angela, presentato da Giuseppe Culicchia, è il protagonista dell’incontro tenuto presso il teatro Argentina di Roma, nella serata conclusiva dell’edizione Vita Nova del Salone Internazionale del Libro.   Il discorso è focalizzato sulla stretta interconnessione tra modernità, il presente, e passato.  Il punto di partenza della riflessione è una metafora consistente nell’assimilazione della storia all’immagine di una sedia, su cui si posano quotidianamente dei giornali: gli ultimi posizionati appaiono fortemente

Stato e comunità: le radici e gli errori dell’Unione Europea

Partendo dall’idea di Unione Europea come comunità di stati, l’incontro si articola sul binomio stato-comunità, costituito da due poli che faticano a trovare un equilibrio in ogni democrazia. Il dialogo tra Eva Cantarella, storica del mondo antico, e Petros Markaris, scrittore greco che nei suoi romanzi noir fornisce un’analisi critica della Grecia odierna, è stato moderato dalla scrittrice Helena Janeczek e ha inaugurato un’inedita collaborazione tra il Salone del Libro

YUKIO MISHIMA: Un Vivido Ricordo

In onore dei 50 anni dalla morte del celebre autore,  l’Associazione Fiori di Ciliegio in collaborazione con il Circolo dei Lettori, Il Salone del Libro, l’Assessorato alla Cultura e l’Assessorato alla Cooperazione Internazionale della Regione Piemonte portano a Torino, nell’area attorno al Parco Dora, un’opera dell’artista Angelo Barile. Questa installazione simboleggia il suicidio rituale compiuto nel 1970 in nome della tradizione e dei valori nazionalisti dell’impero del Sol Levante da

La persecuzione delle streghe tra passato e presente

“La caccia alle streghe non è mai finita”   Così la sociologa Silvia Federici apre il suo intervento nell’edizione straordinaria del Salone del Libro, Vita Nova, nella lectio Streghe e inquisitori in cui tratta le forme di discriminazione femminile all’inizio del nuovo millennio. La sua analisi parte da un fenomeno molto conosciuto che si verificò tra il XV e il XVII secolo: l’accusa e la persecuzione di migliaia di donne