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Emergenza e normalità: sono queste le due parole chiave che riassumono l’intervento dello scrittore spagnolo Manuel Vilas tenutosi nel tardo pomeriggio della quarta giornata di Vita Nova. Prima, un mondo globalizzato, una vita frenetica e la possibilità di seguire la propria strada con il solo obiettivo di raggiungere il successo; ora, il virus, il distanziamento sociale, la crisi economico-sanitaria e il crollo di tutte le nostre certezze. Due realtà universali,
“Quando scrivo riesco a vedere delle immagini e mentre disegno riesco a formulare una storia, nella mia testa il processo si delinea allo stesso modo.” Così la fumettista Josephine Yole Signorelli, in arte Fumettibrutti, durante la conferenza sul binomio “parola e immagine”, descrive come concepisce il processo creativo dietro alle sue opere. L’autrice si descrive come una persona che ha sempre amato disegnare: fin da piccola l’arte è stata una
“Forse l’universo è l’eterno ritorno alle nostre fragilità”, così viene introdotto l’incontro con Piergiorgio Odifreddi, matematico, scrittore, docente e curioso indagatore degli universi finiti e infiniti. I ritratti dell’infinito sono molteplici, perché sono numerose le sue concezioni. Nell’intervento lo studioso ci ha dato una breve presentazione partendo da una concezione più umana e oggettiva, presente nelle relazioni affettive, passando per una artistica di Brunelleschi, Pollock, Dalì e tanti altri e
Torneremo mai alla vita di prima? Lunedì 07 Dicembre 2020 alle ore 19.15 si è tenuto l’incontro con lo scrittore e poeta spagnolo Manuel Vilas, che si è particolarmente interessato ai cambiamenti portati dalla pandemia nella vita di tutti i giorni e nel mondo della scrittura, introdotto da Paola Caridi. Prima della diffusione del virus, non davamo peso a gesti della quotidianità come fare una passeggiata, uscire con un amico,
Romeo Castellucci, scenografo italiano e regista teatrale, in diretta dall’Arena del Sole di Bologna, tratta della dicotomia tra Inferno e Paradiso, in onore del settimo centenario dantesco. Egli stesso premette di non essere un uomo di lettere, né uno specialista della Divina Commedia. Ma proprio la figura del poeta, che colloca se stesso al centro della sua opera, è stata la sua fonte di ispirazione per la realizzazione di un’opera
Come molti sanno, la nostra epoca è caratterizzata dalla globalizzazione. Le informazioni si sono già diffuse in passato, ma non a questa velocità, e soprattutto non in contemporanea con l’automazione. Questo particolare argomento viene approfondito da Richard Baldwin, professore di economia presso il Graduate Institute of International and Development Studies di Ginevra nel libro “The globotics upheaval: globalisation, robotics and the future of work”, uscito nel 2019 in lingua inglese.
“Palermo è ancora una bambina. Mi è indispensabile pensarlo; considerarla una città cresciuta sarebbe il fallimento della mia vita.” Letizia Battaglia, fotografa siciliana, ospite al Teatro la Vicaria di Palermo in occasione del Salone del libro di Torino 2020, affronta l’indissolubile combinazione tra vita e morte con cui si è confrontata nel corso della sua carriera. Facendo riferimento al legame con Palermo, spiega come la città l’abbia posta di fronte a
Mathias Énard è scrittore e traduttore francese, conoscitore dell’arabo e amante della sua letteratura, nonché insegnante di arabo all’università di Madrid. Introdotto da Lucia Sorbera che ne cita alcune opere tra cui La perfezione del tiro e Breviario per aspiranti, Énard tratta il binomio oriente-occidente. Durante il suo intervento parla della storia del Libano analizzandola da un punto di vista letterario e politico. L’intervento si apre con un discorso sull’attualità, riportando l’evento accaduto il 4 agosto
Domenica 6 dicembre 2020 si è tenuta la conferenza di Mathias Énard, scrittore e traduttore francese, docente di arabo presso l’università di Barcellona, presentato da Lucia Sorbera. Durante il suo intervento, l’ospite ha affrontato il tema dello scontro culturale, politico e sociale tra Oriente e Occidente che ha visto protagonista il Libano nel corso del XX secolo. Partendo dall’esplosione avvenuta al porto di Beirut, capitale del Libano, il 4 agosto
“La mattina in cui incontrai l’Orco determinò tutta la mia vita”. Queste sono le parole che Letizia Battaglia, protagonista dell’incontro Vita e morte tenutosi in occasione dell’edizione Vita Nova del Salone del Libro, utilizza per descrivere un evento che l’ha cambiata profondamente. La fotografa aveva 10 anni quando incontrò per le strade di Palermo quello che lei definisce l’Orco, l’uomo che portò via la sua innocenza e, di conseguenza, la