Il giornalista francese ed esperto di geopolitica Bernard Guetta ha presentato il suo primo libro “I sovranisti” (add editore) nella sala Rossa del Salone Internazionale del Libro di Torino. Affiancato da Maurizio Molinari, l’autore ha discusso del suo reportage in Austria, Ungheria, Polonia e Italia, tutti Paesi appartenenti all’ex impero austroungarico e caratterizzati da un governo nazionalista e conservatore; non a caso proprio all’interno dell’impero nacque la Lega Lombarda. Questi quattro Paesi hanno in comune un risentimento nei confronti dell’Occidente e presentano inoltre una profonda ferita storica. La parola chiave del libro è infatti “grandeur” poiché indica la nostalgia di grandezza, una volta propria di queste quattro nazioni, di cui sono state private nel corso della storia attraverso quella che l’autore definisce una “dolorosa amputazione”, percepita come un’ingiustizia reale.

Alla base del pensiero comune sono presenti emozioni negative come collera, rabbia e malessere, soprattutto tra la Destra dell’opinione pubblica, per non essere più considerate delle superpotenze europee. La preoccupazione più grande del giornalista francese è che quando si sogna di rifare la storia, rimane il pericolo latente dell’anteguerra.

Nella sua opera Bernard Guetta descrive la contemporaneità di epoche storiche fra i Paesi dell’Unione Europea; questi, secondo il suo parere, possono coesistere poiché attualmente la Destra conservatrice, sebbene sia al potere, rappresenta la minoranza. Vi è inoltre in questi posti una grande modernità ed evoluzione sociale, e questa modernità ha provocato un sentimento di panico. Egli è incredulo che certe persone mettano in dubbio l’Europa del XII secolo e afferma che proprio dalle utopie terrestri è nata la violenza.

Ha concluso con la spiegazione della scelta del suo nuovo reportage, ambientato in Iran perché è stato il focolaio più grave della crisi internazionale  e il 90% degli Iraniani è stanco di aspettare la morte per raggiungere la felicità.

Alice Astegiano, Alessia Di Salvatore