Allo Spazio Internazionale del Salone del Libro Johana Gustawsson, in occasione della pubblicazione, ha presentato il suo libro Block 46. All’incontro hanno partecipato anche l’editore Gianni La Corte e la giornalista Yolande Rochat de la Vallée che hanno intervallato la presentazione con numerose domande. La scrittrice ha introdotto il suo libro, iniziando a raccontare la sua vita e perché l’ha scritto. Ha spiegato che si è ispirata ad Agatha Christie, essendo sin da piccola una sua grande lettrice ed ammiratrice. Il suo thriller ha avuto molto successo in Francia e non solo, contenendo al suo interno molti riferimenti storici forniti anche dai racconti pervenuti da suo nonno, il quale è stato deportato nel campo di concentramento di Buchenwald.
L’autrice dà molta importanza alle caratteristiche fisiche e psicologiche di ogni suo personaggio, creandoli con estrema cura ed attenzione tanto da ritenerli a volte parte attiva della propria vita.
Johana ha inoltre rivelato che prima di diventare scrittrice lavorava per diversi giornali, avendo studiato Scienze Politiche e avendo frequentato la scuola di giornalismo, e che il primo libro che scrisse fu una biografia per l’attrice Laetitia Milot, con cui in seguito fece un secondo romanzo.
In conclusione l’autrice riguardo al tema del Salone, di cui si è dimostrata soddisfatta, ha detto che secondo lei ogni barriera dovrebbe essere abbattuta.
Edoardo Gattiglia e Filippo Giulini
Liceo classico V.Alfieri
Nessun commento
Non ci sono ancora commenti, ma tu potresti essere il primo a scriverne uno.