Bruno Gambarotta, nato ad Asti il 26 maggio 1937, si è diplomato nel 1956 perito fotografo presso l’ITI Bodoni di Torino e si è laureato con una tesi sul Gruppo 63 all’Università di Torino.Ha lavorato per oltre trent’anni alla Rai in un primo tempo come cameraman e poi come programmista e delegato alla produzione di film e telefilm; saltuariamente come conduttore, spalla e attore. Collabora al quotidiano “La Stampa”, al suo inserto culturale “TuttoLibri” e al settimanale svizzero “Azione”.

Ha pubblicato nel 1977 presso Mondadori il romanzo La nipote scomoda scritto a quattro mani con Massimo Felisatti, che ha vinto in quell’anno il premio “Gran Giallo Città di Cattolica”; presso Garzanti i romanzi Torino lungodora Napoli (1995), di cui è uscita la traduzione francese presso la Serie Noir di Gallimard con il titolo Soupe aux legumes e da cui è stato tratto il film Libero Burro, diretto e interpretato da Sergio Castellitto, con Margaret Mazzantini, Michel Piccoli, Chiara Mastroianni. In occasione della Fiera del Libro del 2006 è uscito Il codice gianduiotto (Morganti editori). Ancora presso Garzanti è uscito il giallo Tutte le scuse sono buone per morire (1996), Polli per sempre (2009), Le ricette di Nefertiti (2011), Ombra di giraffa (2014).

Ha pubblicato gli ultimi libri con Manni: nel 2016 Non si piange sul latte macchiato, una raccolta di otto “racconti in giallo” (vincitore del Premio Settembrini 2016 e Menzione speciale Premio Stresa 2017); nel 2018 Il colpo degli uomini d’oro, che ricostruisce la vicenda del celebre colpo alle Poste di Torino del 1996; nel 2019 Ero io su quel ponte. Il crollo del 31 maggio 1939 XVII Era Fascista in cui Gambarotta racconta il crollo del Ponte di Moncalieri durante il ventennio fascista.

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