Vittoria di misura del superfavorito Italo Calvino su Curzio Malaparte. Margherita Oggero, ct de Il Barone Rampante, giocava in casa: contro di lei, torinese doc, e il suo autore, legatissimo alla città, sembrava che Kaput e Andrea Tarabbia si sarebbero dovuti arrendere con una vittoria schiacciante. il verdetto finale di 2 a 1, pur senza ribaltare completamente i pronostici, ha del sorprendente. Soprattutto nel primo tempo, Andrea Tarabbia sembrava in vantaggio sulla squadra avversaria. Nelle due presentazioni iniziali lo scrittore bolognese è stato molto più incisivo, grazie anche alla sua chiusa, poi ripetuta alla fine del secondo tempo: “Anche se Kaputt perderà la partita rimane uno dei più grandi capolavori del Novecento, non solo italiano, ma anche europeo. E’ un patrimonio imperdibile, un libro bellissimo”.
Nel secondo tempo, Tarabbia rimane il migliore in campo, ma la Oggero forse lo supera per astuzia tecnica. La scrittrice torinese usa i suoi dieci minuti, non per rinforzare il suo campione, ma per demolire l’avversario: petulante, pomposo, troppo elitario. La ct calviniana si lancia in una lettura dell’incipit di Kaputt., grazie alla sua lettura ironica, insistita nei passaggi più melensi della prosa di Malaparte, riesce a convogliare su di sé le simpatie delle curve. Il mister di Kaputt racconta una storia: la seconda sinfonia bellica di Shostakovich, scritta e diffusa attraverso la radio durante l’assedio di Stalingrado. Un lamento per i caduti durante la guerra, simile alle atmosfera e all’approccio verso la guerra di Malaparte.
La divergenza tattica dei due allenatori si vede anche durante i calci di rigore finale. Margherita Oggero punta sulla scrittura solida e scarna di Calvino, e mette a segno tre citazioni che tendono all’epigramma: brevi concise e divertenti. I tiri in porta di Andrea Tarabbia sono più raffinati, prova il cucchiaio, i tiri nel sette. Le citazioni puntano sui guizzi lirici di Malaparte, le pagine più nere e commoventi sul secondo conflitto mondiale.
Al momento del voto il verdetto della giuria popolare è abbastanza netto, Margherita Oggerosi aggiudica i decibel necessari per ottenere il primo punto. La giuria impopolare, invece, rimane divisa fino all’ultimo: è solo grazie al voto del Presidente, se il Barone Rampante passa in vantaggio. Il voto del duo arbitrale premia invece le performance sportive di Andrea Tarabbia, ct di un libro difficile e di un autore controverso, che si è giocato fino all’ultimo il posto in semifinale
Francesco Morgando, Redazione Bookblog (nonchè guardalinee del MundiaLibro)
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