I libri dell’adozione di Mauro Covacich/ Liceo europeo Altiero Spinelli di Torino
Venerdì 4 aprile si è svolto presso la nostra scuola il primo incontro con lo scrittore Alessandro Defilippi L’incontro era dedicato al romanzo di Stevenson “Lo strano caso del dottor Jekill e del signor Hide” e proprio da qui siamo partiti: ci è stato chiesto se ci era piaciuto e la risposta di tutti è stata sì (Umberto addirittura avrebbe voluto fosse meno breve), anche se diversi di noi conoscevano
Primo incontro all’IIS Carbone di Tortona. Grande aula nel seminterrato. Eco eccessiva. Gli studenti di due quarte. Tanti. Alcuni curiosi, altri sospettosi. Distanza tra la cattedra, dove dovrei posizionarmi io, e loro. Plastico riflesso dell’idea che hanno degli scrittori? O dell’idea che gli adulti insegnanti hanno degli scrittori? Siamo così lontani, noi scrittori? In cattedra. Allora ristrutturiamo. Ci avviciniamo. I libri siamo noi. Le narrazioni non sono insegnamento. Sono pezzi
Mauro Covacich è uno scrittore triestino ed è nostro gradito ospite nell’ambito dell’iniziativa “Adotta uno scrittore” (Salone del Libro 2014). Ci spiega, prima di tutto, perché ha deciso di scrivere. Lui, una persona pragmatica e con un atteggiamento “doveroso” nei confronti della lettura durante gli anni del liceo, ci racconta che leggendo Il castello di Kafka, il libro che ha scelto di presentarci, ha pensato che “la voce dentro il
A Brusson a mangiare polenta assieme? Fatemi pensare…sarà per caso una sorta di invasione barbarica? Un autografo impreziosisce il volume e, sicuramente, farà gola alle compagne di classe… Hai il torcicollo che inclini così il capo? O sei perplesso per il nostro silenzio? Ci hai colti di sorpresa a questo primo incontro e non abbiamo molti argomenti da trattare….
Oggi, all’Istituto di Istruzione Superiore di Stato “Umberto I” di Verzuolo – bel posto: una scuola in cima una collina, vigne tutto intorno –, abbiamo provato a riempire un vuoto. Com’è noto, il Giovane Holden si domanda spesso che fine facciano le anitre di Central Park quando d’inverno il laghetto in cui vivono diventa una lastra di ghiaccio. Dato che il tassista a cui lo chiede nel capitolo XIII proprio