Paolo Cognetti ci ha colpiti sin da subito! Con il suo modo di porsi di fronte a noi: l’avevamo accolto tutti appoggiati all’estrema parete dell’aula,lontani dalla scrivania vicino alla quale pensavamo si sarebbe posto lui…e invece..ha preso una sedia e , a sua volta, anche lui si è avvicinato all’ultima parete e si è mescolato tra noi,alla variegata famiglia “IPSAR E.Zegna”. Noi timidi e lui accorto a capirlo e a
Rieccomi qui, 27 marzo 2014. Nel secondo incontro con i ragazzi del liceo scientifico Avogadro di Vercelli, stamattina abbiamo letto e commentato il racconto “L’amore folle” dello scrittore franco-marocchino Tahar Ben Jelloun. Un racconto che, letto tanti anni fa, ha lasciato il segno. Perché ben descrive la psicologia degli sceicchi del Golfo, con le tasche piene di petrodollari e un’arroganza rara. E traccia il divario tra ceti sociali in una
Da Wikipedia La poesia di Saba è semplice e chiara. Nella forma adopera le parole dell’uso quotidiano e nei temi ritrae gli aspetti della vita quotidiana, anche i più umili e dimessi: luoghi, persone, paesaggi, animali, avvenimenti, Trieste con le sue strade, le partite di calcio ecc. Una vera e propria dichiarazione di poetica la possiamo leggere nella lirica Il borgo della raccolta Cuor morituro (1925-1930). Il Canzoniere, poi, da
Oggi allo Spinelli abbiamo scaldato i motori. Molte ragazze, qualche ragazzo – antenne dritte, aria vispa – per la prossima volta prevedo parecchie domande spinose su “A perdifiato”. Stamattina ho raccontato un po’ il mio rapporto con Kafka. Se penso a un compagno – anzi, a un fratello – che sappia farmi avanzare a testa bassa nel futuro è sempre il buon vecchio Franz a venirmi in mente per primo.
Tra pochi giorni sul blog pubblicheremo le bibliografie attorno a cui ruota il progetto di quast’anno. Come oramai saprete tutti l’edizione 2014 ruota più che mai attorno ai libri: Il libro preferito dello scrittore adottato, il libro scritto dall’autore adottato e il libro preferito dalla classe. Anche i tre incontri in classe seguono questa scansione ogni appuntamento ruota attorno a uno di questi tre libri. In anteprima uno scatto, per
Il Progetto Speciale Carcere prosegue anche per l’edizione 2014 Da alcuni anni Adotta uno scrittore è entrato anche nelle carceri: il primo carcere ad adottare uno scrittore è stato il Ferrante Aporti di Torino. Non è cosa di tutti i giorni che le porte del carcere si aprano per fare entrare un perfetto sconosciuto nei suoi corridoi interni, negli uffici degli agenti e in quella stanza con le carte geografiche appese alle pareti
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