Adotta uno scrittore 2017
La professoressa Rossella Scotta ci ha mandato lettere, messaggi e poesie che gli studenti del corso carcerario Soleri Bertoni hanno scritto dopo aver appreso della morte di Alessandro Leogrande. Alessandro era stato adottato dalla Casa di reclusione “Rodolfo Morandi” di Saluzzo che lavora insieme agli studenti del Liceo Artistico Soleri Bertoni sempre a Saluzzo (Cn). Ieri sera, 27.11.2017, con grande stupore e dolore, abbiamo appreso dal telegiornale della morte di
Alessandro Leogrande, tra aprile e maggio 2017, è stato adottato dalla Casa di reclusione “Rodolfo Morandi” di Saluzzo che lavora insieme agli studenti del Liceo Artistico Soleri-Bertoni sempre a Saluzzo (Cn). Nella video pillola ci parla del superamento dei confini, tema quest’anno anche del Salone del Libro, trentesima edizione. Oggi Alessandro Leogrande ci ha lasciato improvvisamente a soli 40 anni e noi lo ricordiamo qui tra i suoi studenti con
Alessandro Leogrande che oggi, 27 novembre 2017 è scomparso improvvisamente, è stato adottato ad aprile 2017, dalla Casa di reclusione “Rodolfo Morandi” di Saluzzo e gli studenti ristretti hanno lavorato o insieme agli studenti de Liceo Artistico Soleri-Bertoni sempre a Saluzzo (Cn). Qui si seguito trovate i testi che gli studenti del Liceo Soleri e gli studenti ristretti hanno scritto. Anche i disegni sono loro. Grazie alla professoressa Rossella Scotta per l’immenso
Ve la ricordate l’adozione dello scrittore Fabio Stassi che grazie a Fondazione per il Sud, avevamo fatto a Lampedusa nel 2016?In quella occasione lo scrittore aveva fatto lezione, per il nostro progetto nella nascente Biblioteca. Qui trovate il piccolo Diario che Stassi aveva scritto. Nel 2015 poi Fabio Geda aveva fatto il nostro inviato speciale a Lampedusa raccontandoci quello che stava succedendo laggiù grazie all’impegno di molti e in particolare
In principio era il telefono Prima c’è stata questa telefonata in cui mi si diceva di essere stato adottato. Poi una decina di minuti di interrogativi. Miei, naturalmente. E ora? (Mi dicevo). No, dico. E ora? Che gli racconto, ai ragazzi che mi hanno adottato? La parola che ho in mente è grazie. Che è un po’ il grado zero e assoluto delle parole quando ancora le stiamo cercando; e
Realizzate per la nostre redazione da Fabio Ferrero, le trovate in una playlist dedicata sul nostro canale Youtube ma per praticità ve le elenchiamo anche qui sotto. Purtroppo non è stato possibile realizzare la videopillola con Roberto Alajmo di cui abbiamo raccolto la testimonianza via skype e che è presente nel video finale che è stato trasmesso in occasione dei due eventi finali dedicati all’edizione 2017 del progetto. Lo stesso
Per il progetto di Adotta Uno Scrittore 2017, la Scuola elementare statale di Cisterna D’Asti (AT) ha adottato Mara Dompè e per i bambini è stata una vera emozione poter leggere il suo libro “Spia”, edito da Zoom. Per l’occasione, i bambini hanno disegnato la Carta d’Identità della scuola, per poterla presentare agli scrittori
Cara signora Mara Dompè, abbiamo letto il suo messaggio segreto e ci è piaciuto molto. Tutta la classe 3° A ha deciso di accettare la sua proposta. Siamo contenti che venga e speriamo di imparare tante cose da lei. Siamo molto contenti e soprattutto curiosi di poterla conoscere. A presto. Mariachiara, Giulia, Mattia, Lucia, Luca, Nicholas, Gabriella, Serena, Alexandru, Lucia Buongiorno, siamo i ragazzi della cl. 5^ di Cisterna.
Ieri, 2 maggio 2017, è venuta Mara Dompè… …È stata l’ultima volta che è venuta a scuola a Cisterna. Ci ha spiegato tanti libri bellissimi e ci ha pure detto che ne ha scritti altri due ma non li ha ancora pubblicati. Sono “La scatola dei cerotti” e “Buonanotte ragnatela”. È stato un bellissimo incontro e spero che anche il prossimo anno venga a scuola uno scrittore o una scrittrice.
CL. 3^ Ieri, martedì 7 marzo 2017 è venuto una scrittrice di nome Mara Dompè. È venuta per un progetto del Salone del Libro e ci ha chiesto se volevamo adottarla. E noi abbiamo risposto di sì. Per prima cosa, ci ha detto che il tema del Salone del Libro di quest’anno è “oltre il confine”; ci ha chiesto che cosa vuole dire per noi la parola confine. Attraverso la