Notizie dagli scrittori
1) Per andare da Beirut al liceo Musicale Ego Bianchi di Cuneo ci vogliono un taxi, un aereo, un bus navetta, un bus non navetta, un treno, un altro treno e un passaggio in macchina dal Professor Bovani; 2) Lungo la tratta Torino-Cuneo il colore verde intenso dei campi, le montagne innevate sullo sfondo e l’articolazione della luce al tramonto sono gli stessi che si possono osservare tra Derek e
Primo giorno Quando mi è stato proposto di partecipare all’iniziativa “Adotta Uno scrittore” sono stata contenta ma sotto sotto ero anche un po’ in paranoia. Tenere l’attenzione di una classe numerosa di prima elementare per due giorni di fila, nonostante io sia abituata a tenere dei laboratori, è sempre una scommessa. In barba alle preoccupazioni mi sono preparata del materiale da mostrare e sono partita carica e piena di fiducia
Occhi grandi, occhi sgranati, curiosi e attenti, seri e sorridenti, occhi dolci e vigili di gatto, al primo impatto con i ragazzi Liceo Classico “Massimo D’Azeglio”, ho visto soprattutto occhi. All’inizio qualcuno ha confessato di sentirsi in soggezione e a me è venuto da ridere perché ero io a essere in soggezione, come L’arroseur arrosè, il primo film narrativo della storia del cinema, alla mia prima volta in una prima
L’invito – graditissimo – a partecipare all’iniziativa “Adotta un autore” nell’ambito del Salone del Libro di Torino mi ha fatto, sulle prime, uno strano effetto. Essere “adottati” non è una cosa che capiti di frequente a gente della mia età; questa inaspettata “adozione” mi ha dato la piacevolissima impressione di essere accudito, curato, coccolato. La cosa mi lusingava non poco. D’altra parte mi chiedevo: ma allora, come autore, e in
Leggo loro un capitolo da L’analfabeta di Agota Kristoff. Il capitolo si intitola Dalla parola alla scrittura. Ho scelto questo capitolo perché parla di segreti, e nel corso del nostro primo incontro avevo chiesto ai ragazzi di fare un gioco. Avevo chiesto di scrivere un loro segreto, un segreto che non hanno mai rivelato a nessuno. Ho visto i visi velarsi di panico, al che ho spiegato il resto del
Leggere un romanzo significa vedere il mondo secondo la coscienza di un altro e attraversare pensieri che in alcuni casi non ci appartengono, risultandoci talvolta addirittura scomodi. E’ così che si diventa tolleranti, empatici, forse più felici. Dimostrare questa tesi è l’obiettivo che mi sono data all’inizio del mio percorso in Adotta uno Scrittore e dopo l’ultimo incontro con gli studenti dell’Istituto “Sergio Ronco” credo di aver raggiunto la meta,
Sono al mio secondo Adotta uno scrittore, e due indizi… si sa. La prova che ne risulta è che c’è qualcosa di diverso rispetto a tutti gli altri incontri con le classi. E la differenza trova la sua sintesi proprio nella parola “adotta”. Perché è quello che capita. In entrambi i casi si è creata una forma di ri-conoscenza reciproca, di appartenenza, di affetto tra le parti – ed è
Da qualche tempo si è diffusa l’idea che per ottenere attenzione bisogna abbassare il livello di complessità nei ragionamenti e nelle proposte culturali. Pur non sentendomi di smentire questa convinzione, la metto in dubbio ogni volta che ho occasione di partecipare ad incontri con gli studenti nelle scuole italiane. La sensazione che “abbassare il livello” sia una scelta sbagliata l’ho provata mercoledì 10 aprile durante l’incontro con i ragazzi dell’Istituto
«Sei innamorato?» ho domandato a Gabriele. «Non ancora». «E come conquisteresti una ragazza?» «Dandogli la cosa più preziosa che ho. Il tempo». Che bello essere poeti senza neanche saperlo. Ecco cosa ho pensato mentre lasciavo Torino l’altro giorno. Ero a Porta Susa e sentivo ancora addosso il brusio della classe che mi ha adottato. Adottare me poi, che responsabilità. Sarei stato in grado di essere un bravo figlio davanti a
“Nulla è importante se non la vita … Per questa ragione sono un romanziere.” Questo è il passo saliente del saggio Why the Novel Matters che David Herbert Lawrence scrisse nel 1925. Utilizzo le parole di Lawrence deformandole un po’, le uso come pretesto per descrivere lo spirito con il quale ho accolto l’invito di “Adotta uno scrittore” edizione 2019, Salone del Libro di Torino. Parlare di libri vuol dire