Notizie dagli scrittori
La nostra Helena Janezeck, protagonista nel 2018 della prima adozione sperimentale dall’Università degli Studi di Torino, ha vinto stasera il Premio Strega 2018, con il libro La ragazza con la Leica, edito da Guanda. Tutta la redazione è felicissima peraltro ce lo sentivamo e la scrittrice e la storia lo meritavano per un sacco di motivi. Per questo non abbiamo finora pubblicato la lettera che Helena ci ha mandato per gli studenti che
Mondovì è un paese accomodato tra le montagne, le colline e la pianura, fatto di salite, dislivelli, profili dei monti innevati, col bel tempo. L’istituto Alberghiero “Giolitti-Bellisario-Paire” è stato spostato dalla sede abituale a una provvisoria a causa di una frana, fortunatamente avvenuta durante le vacanze di Natale, quando la scuola era vuota. Finisco nel posto sbagliato, mi indirizzano verso la sede giusta. Quando entro, è l’ora dell’intervallo. Decine di
Le parole d’ordine che hanno guidato gli appuntamenti con gli studenti dell’istituto Giolitti, sono state: “creatività” e “lavoro di gruppo.” Sempre con la supervisione della professoressa Nigro che mi ha supportato con precisione, simpatia e competenza, durante il primo incontro ho cercato di illustrare ai ragazzi, partendo dal mio libro “L’angelo del mare fangoso. Venetia 1119” il processo creativo che sta alla base della costruzione artigianale di un romanzo. Dalle
Il liceo Bellini di Novara dispone di un’aula insegnanti in cui campeggia in teche sotto vetro un’edizione completa della Treccani, di mappe geografiche cartacee, di cassettiere in legno ceduo che profuma di cera, di un crocifisso risalente all’estetica della stagione delle “Nuove Chiese” di Paolo VI, di una macchinetta del caffè che produce una bevanda più cremosa e degna di quella del bar. Sembra di ritornare a quando la scuola
Quest’anno tra vicissitudini ferroviarie, acquazzoni e deragliamenti, sono stato in compagnia della classe prima B del Liceo Vercelli di Asti. La mia anfitriona è stata la professoressa Graziella Ventimiglia con la quale c’è stata immediata simpatia e ottima collaborazione. Io, tra tutti gli scrittori che quest’anno partecipano all’iniziativa del Salone del Libro di Torino, Adotta uno scrittore, credo di rappresentare il romanzo di genere, quello che ormai scrivo da anni.
Il primo appuntamento, come l’incipit di un libro o il decollo di un aereo, è un momento delicato. Perché è proprio lì che si decide gran parte di quel che accadrà dopo: decidere di rivedersi o meno, lasciarsi catturare dalla lettura o passare ad altro, vincere la forza di gravità e attraversare le nuvole oppure… beh, a questo è meglio non pensarci. Per fortuna il 17 aprile non c’era nulla
Grazie al progetto “Adotta uno scrittore” sono stata ospitata per tre giorni dal Liceo Artistico “Renato Cottini” di Torino. Io il liceo artistico non l’ho mai fatto, eppure avrei voluto. Tanto. Poi la vita ti fa prendere strade che non pensavi e oggi scrivo e disegno le mie storie a fumetti. Allora ho capito che va bene così, che il percorso fatto è stato il migliore possibile. Adesso faccio il
Penso spesso, quando mi capita di ritornarvi, che le Università siano macchine del tempo per viaggiare negli anni Settanta. Gli studenti, i corpi eternamente giovani, le scritte sui muri, il desiderio – mai sopito, mai cessato, se ci guardiamo dentro, ognuno di noi – di cambiare il mondo. Un’epoca terribile e felice, che coincide con la mia infanzia e quindi con la terra del ricordo, l’unica cui non si può
Oggi c’è il sole. Un bel sole primaverile di aprile. Non troppo caldo. La piazza di Nichelino è sorprendentemente accogliente per chi non la conosce. I ragazzini e le ragazzine della IC mi aspettano, smangiucchiando la merenda, chiacchierando e giocando. Un caffè veloce con Stella, l’insegnante della classe, ed entriamo nella Libreria Il cammello, che ci ospita per il nostro secondo incontro di Adotta uno scrittore. La classe è arrivata
LA SCRITTRICE IN LIBRERIA! Il terzo incontro è stato interessante, perché ci siamo accorte che la scrittrice si sentiva a suo agio, nonostante non fosse mai stata in quella libreria. Nadia Terranova è una donna molto profonda, che sa emozionare con poco. Si è comportata come una MADRE dandoci dei consigli con tanto affetto. Ci ha anche insegnato a non perdere MAI il sorriso e ad affrontare la vita con