Adotta uno scrittore 2020
Cos’è il giornalismo oggi? Cos’è stato ieri? A queste due domande, oggi ci ha risposto Ezio Mauro, un giornalista che iniziò fin da giovanissimo a pubblicare articoli su varie testate giornalistiche locali. Nel 1972, ha iniziato la sua carriera alla “Gazzetta del Popolo”, e, per restare sempre informato sugli avvenimenti, lui e i suoi colleghi utilizzavano una radio collegata alle radio della Polizia, dei Carabinieri e della Croce Rossa. Ezio
Andrea Pomella è stato adottato dall’Istituto d’Istruzione Superiore Statale, Settimo Torinese. A lui è dedicata la seconda pillola di Adotta uno scrittore, realizzata per noi da 4Rooms, per la regia di Fabio Ferrero, co la collaborazione di Gabriele Pappalardo. “Io sono molto felice di fare Adotta uno scrittore e di entrare in una classe di adolescenti a parlare di libri, soprattutto perchè voglio che loro apprezzino e imparino a conoscere la parola
“Nulla è importante se non la vita … Per questa ragione sono un romanziere.” Questo è il passo saliente del saggio Why the Novel Matters che David Herbert Lawrence scrisse nel 1925. Utilizzo le parole di Lawrence deformandole un po’, le uso come pretesto per descrivere lo spirito con il quale ho accolto l’invito di “Adotta uno scrittore” edizione 2019, Salone del Libro di Torino. Parlare di libri vuol dire
Il Cravetta Marconi di Savigliano ha adottato il Bibliofilo Marco Lupo (e noi della redazione vi sveliamo che la professoressa Cosentino della classe adottiva é anche Bibliotecaria). Ecco le impressioni della classe dopo il primo Quest’anno, nell’ambito del progetto Adotta uno scrittore del Salone Internazionale del Libro di Torino, alla nostra scuola, l’I.I.S. “Aimone Cravetta” di Savigliano (CN), è stato abbinato Marco Lupo. Lo scrittore, per il primo dei tre incontri
Il commento dei ragazzi dell’IIS Giulio Natta di Rivoli ( e delle prof) sul loro primo incontro con Maurizio Fiorino. La locandina è opera dei ragazzi naturalmente.Buona lettura! Un successo inaspettato È arrivato il grande giorno. Avevo percepito, dagli scambi di mail e messaggi con Maurizio, che era una bella persona, sensibile e determinata. Ma non mi aspettavo un tale successo. Allievi entusiasti, lo hanno aspettato alla fine dell’incontro, solo
Salve Giovanni, mi fa molto piacere leggere il tuo libro e ti ringrazio delle copie che avete lasciato a noi ragazzi. Sono rimasto molto colpito dalle parole che hai usato scrivendo di noi. Durante l’incontro ti ho già raccontato qualcosa di me, ora ti dico qualcosa di più. Mi chiamo Luca, ho diciannove anni e prima di entrare qui non avrei mai pensato che questo giorno sarebbe arrivato. Mi dispiace
Sette scuole primarie e secondarie di primo grado, dodici secondarie di secondo grado, dieci scuole carcerarie tra quelle regionali e quelle nazionali e il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Torino, apriranno le porte a 30 scrittori, giornalisti e intellettuali. Entra nel vivo della programmazione il percorso didattico proposto dalla 17° edizione di “Adotta uno Scrittore”, l’iniziativa del Salone Internazionale del Libro sostenuta dall’Associazione delle Fondazioni di origine
“Il 26 e 27 Marzo tutti i ragazzi del Ferrante hanno avuto il piacere di incontrare Giovanni Dozzini, l’autore del libro ” ci scrive la professoressa Anna Maria De Sanctis nel mandarci i commenti dei ragazzi dell’Istituto penale per minorenni Ferrante Aporti che hanno adottato lo scrittore. E noi volentieri li pubblichiamo. Inizialmente eravamo molto scettici dato che nessuno di noi conosceva questo scrittore e i suoi libri. Quando ci fu
Hanno ventitré anni al massimo. Il più piccolo quattordici. Sono quasi tutti stranieri o Rom. Marocchini, più che altro. Arabi, zingari, un ivoriano che qualcuno chiama “Latte”. Un somalo, un egiziano, un paio di italiani. Hanno un’intelligenza sgusciante, hanno senso dell’umorismo, ma non sempre. Sono magri, ma non sempre. Ascoltano, ogni tanto qualcuno interviene, sempre di più man mano che passa il tempo. Ascoltano la trap. Litigano su Sfera Ebbasta,
“Adotta uno srittore è un ottimo trucco per mettere delle persone molto giovani a contatto di chi ha fatto dei libri il centro della sua vita.Poter raccontare tutto questo a chi è negli anni della formazione è uno straordinario privilegio.” Ringraziamo Lidia Ravera, adottata dal Liceo Curie Vittorini di Grugliasco, che in poche parole è riuscita a riassumere così bene il senso del progetto: anche per noi è un privilegio