Adotta uno scrittore 2020
Da l’inserto speciale del Corriere della Sera La lettura con un approfondimento sul Salone del Libro di Torino 2018. Potete vederlo nella versione web nell’articolo dedicato al progetto da La Lettura del Corriere della Sera È terminata la prima esperienza di “Adotta uno scrittore” all’interno dell’Istituto Penale per i Minorenni di Pontremoli. Abbiamo avuto come graditissimo ospite il fotoreporter spagnolo Carlos Spottorno, che in soli due giorni è riuscito ad attirare l’attenzione delle ragazze
Da l’inserto speciale del Corriere della Sera La lettura con un approfondimento sul Salone del Libro di Torino 2018. Potete vederlo nella versione web nell’articolo dedicato al progetto da La Lettura del Corriere della Sera La fotografia ed il giornalismo mi hanno portato in giro per il mondo durante anni. Sono stato una persona fortunata sin dalla nascita. La mia famiglia, pur non essendo perfetta, mi ha sempre sostenuto quando ne ho avuto bisogno.
Dal mondo dell’editoria alla letteratura italiana e al suo valore odierno, al mondo di plastica, questi sono i temi emersi nell’incontro del 19 aprile con Francesco Pacifico. L’argomento che ha riscosso maggiore interesse è, però, quello del femminismo, sentito particolarmente in una classe composta prevalentemente da ragazze. Spesso le idee femministe sono considerate come una manifestazione di superiorità della donna rispetto all’uomo; in realtà non è nulla di tutto questo.
È stata sicuramente una piacevole sorpresa la conoscenza con lo scrittore Marco Magnone, da noi conosciuto presso la libreria La luna e i falò di Saluzzo lo scorso 17 aprile. Anche se, all’inizio, eravamo un po’ intimiditi, lui ci ha messo subito a nostro agio, presentandosi e raccontandoci qualcosa di lui. Abbiamo poi proseguito chiacchierando a proposito di Berlin e di vantaggi e difficoltà di scrivere a quattro mani. Abbiamo,
Grazie al progetto “Adotta uno scrittore” sono stata ospitata per tre giorni dal Liceo Artistico “Renato Cottini” di Torino. Io il liceo artistico non l’ho mai fatto, eppure avrei voluto. Tanto. Poi la vita ti fa prendere strade che non pensavi e oggi scrivo e disegno le mie storie a fumetti. Allora ho capito che va bene così, che il percorso fatto è stato il migliore possibile. Adesso faccio il
Alla cortese attenzione del Salone del Libro, Venerdì 13 aprile io e la mia classe abbiamo avuto l’onore di partecipare all’incontro con lo scrittore Giuseppe Genna. Inizialmente eravamo un po’ dubbiosi riguardo a questo incontro, perché a causa di alcuni impegni scolastici quali: verifiche, interrogazioni e gite e l’arrivo in ritardo del libro non avevamo fatto in tempo a leggerlo fino alla fine e quindi eravamo un po’ spaventati all’idea
Penso spesso, quando mi capita di ritornarvi, che le Università siano macchine del tempo per viaggiare negli anni Settanta. Gli studenti, i corpi eternamente giovani, le scritte sui muri, il desiderio – mai sopito, mai cessato, se ci guardiamo dentro, ognuno di noi – di cambiare il mondo. Un’epoca terribile e felice, che coincide con la mia infanzia e quindi con la terra del ricordo, l’unica cui non si può
Non è facile scrivere su “Adotta uno scrittore” quando sai che sarà l’ultima volta. E’ arrivato infatti il tempo di lasciare la scuola, i ragazzi, il carcere minorile e tutte quelle figure che lo popolano e lo rendono vivo. Lascerò anche lo “scrittore” che ogni anno, da 10 anni, viene a trovarci, sempre diverso, sempre imprevedibile, con un carico di umanità, sensibilità e gentilezza che intacca i nostri esili equilibri.
23/04/2018 Libreria Il Cammello di Nichelino Sono appena rientrata a scuola dopo un infortunio. Non riesco ancora a camminare bene, ma non posso mancare oggi, non devo mancare. Mi faccio portare a scuola da una collega generosa e filantropa, saluto i ragazzi che mi accolgono come se fossi risuscitata e ci prepariamo euforici al secondo incontro con Sofia. Oggi, infatti, l’incontro non si tiene a scuola e forse, nelle mie
Cara Helena, mi ricordo di quando fare una fotografia era una fatica. Il mio caschetto castano, liscissimo, e i ricci biondi di mio fratello cuocevano fino a scottare sotto il sole a picco sulla piazza vuota, la cattedrale alle nostre spalle. Dopo poco ci sembrava di sentire una goccia di sudore colare tra i capelli, ma non alzavamo la mano per grattarci. I nostri sorrisi si tiravano sempre di più,