Dedica Festival 2015
“Neruda è morto, Sepulveda ha la febbre e neanche io sto tanto bene”; con questa frase esordisce, citando Woody Allen, Bruno Arpaia, direttore artistico di Dedica, appena prima dell’inizio della rappresentazione teatrale “Il funerale di Neruda”. Passa poi la parola a Renzo Sicco, direttore della compagnia Assemblea Teatro, che racconta di come è nato lo spettacolo. Durante uno dei suoi tanti viaggi, egli ebbe l’occasione di visitare villa Grimaldi, uno dei
Sono due giorni che l’ospite di “Dedica”, Luis Sepulveda, manca agli appuntamenti del festival. Lo scrittore ha dovuto rinunciare a diversi eventi, tra i quali l’attesissimo concerto dei “Modena City Ramblers ” di venerdì sera, durante il quale è stata data la notizia del suo ricovero in ospedale. Dove si trova a tutt’oggi. Se dapprima si pensava ad un episodio influenzale, a seguito di accertamenti, presso l’ospedale cittadino, dispiaciuto per
Luis Sepùlveda, all’inizio della settimana di Dedica, aveva annunciato di avere in serbo una sorpresa, per il concerto di Venerdì con i Modena City Ramblers. Ed effettivamente la sorpresa ce l’ha fatta: si è ammalato di polmonite. “Dio è morto, Sepùlveda sta male e nemmeno io mi sento molto bene”è citando Woody Allen che il direttore artistico della manifestazione, Bruno Arpaia, ha dato la triste notizia al delusissimo pubblico, preoccupato
Anche quest’anno Dedica Festival ha riservato un appuntamento per i più piccoli. Un grandissimo gruppo di bambini si è recato all’Auditorium Concordia per assistere allo spettacolo di Lino Spadaro e Renzo Sicco relativo al libro “Max ,Mix e Mex” di Luis Sepulveda. La rappresentazione ha insegnato ai bambini un valore fondamentale come l’amicizia. Questo spettacolo divertente ed emozionante ci racconta la storia di un gatto cieco che, affidandosi agli occhi
“No pain, no gain”. “Nessun dolore, nessun guadagno” La frase che ha ispirato e motivato molti atleti professionisti a superare le proprie difficoltà e a migliorarsi sempre, sembra concordare con l’idea di Luis Sepulveda di vedere nella stesura di ogni suo racconto una vera e propria sfida. La sua sfida, spiega lo scrittore cileno, è quella di far arrivare, anche ad un solo lettore, il suo messaggio d’amore. Durante l’intervista
La propria lingua e la natura sono per Sepùlveda elemenelementi essenziali dalla sua esistenza. Ciò che lui é stato e ha fatto lo ha caratterizzato sia come persona che come scrittore. Questi aspetti fondamentali sono stati sintetizzati in tre proiezioni nell’ evento intitolato “Sur” nella serata dell’11 marzo al convento di San Francesco, in occasione del Dedica Festival 2015. Dopo una breve presentazione di Bruno Arpaia, é iniziata la visione del
Dedica 2015, in sala consiliare del Municipio la consegna del sigillo della città all’ autore Luis Sepulveda. A seguire le premiazioni dei vincitori del Concorso Parole e immagini per Luis Sepulveda, rivolto agli studenti degli istituti superiori cittadini. Grazie al suo amore sviscerato per la puntualità, la cerimonia è incominciata al rintocco delle 11. Il sindaco, Claudio Pedrotti, ha esordito spiegando che dare il sigillo ad un autore ha una
La musica fluisce lenta e cantilenante. Le parole dei poeti accarezzano le pareti affrescate del convento ma vibrano nei nostri cuori. Una pausa, un applauso scrosciante, un silenzio angoscioso. La serata è un alternarsi, vivo e mutevole, di emozioni che vengono plasmate, adattate alle nostre piccole menti, dal genio di Sepulveda. I suoi versi rompono con il banale, punzecchiano l’ignorante che ignora, smuovono il pigro e rimano, baciati, con la
Oggigiorno la scrittura è considerata come una necessità di raccontare al mondo le proprie esperienze, le quali attraverso le emozioni, portano lo scrittore a diventare un messaggero che rafforza le nostre idee. Sul palco del teatro Giuseppe Verdi, Bruno Arpaia ha conversato con Luis Sepúlveda con una proiezione multimediale a cura di Daniel
Luis Sepulveda non è uno scrittore impegnato, è un vero e proprio soldato che, armato di penna, scende in trincea a combattere con i suoi, per i rossi ideali di eguaglianza e giustizia sociale. É proprio nella lotta sociale che, secondo l’autore, si forma il proletario e la persona in generale. Quello dello scrittore, come ci dice, è un mestiere che si svolge prima di tutto nell’impegno reale per il