Pordenonelegge 2015

L’urbanistica che uccide le città

Lo sguardo di Franco La Cecla, dopo un’intera ora di dibattito, aveva mantenuto la stessa determinazione ed energia dell’inizio, quando è salito sul palco del convento di San Francesco per battersi ferocemente in nome della sua visione e del suo ideale di città. Quello della scorsa domenica, (20 Settembre) è stato il primo ed unico intervento sulla tematica dell’architettura a cui ho assistito e, da appassionato, posso garantirne l’ alto

Homo “tecnologicus”

Sono contento di poter tornare a riprendere e riaffrontare le tematiche che hanno animato il dibattito di quattro giorni fa, giovedì 17 settembre, nel palazzo della provincia di Pordenone, quando si discuteva su come le tecnologie virtuali influenzassero i giovani e l’essere umano in generale. Il motivo per cui vi ritorno è che questi stessi temi sono stati oggetto del più recente incontro, tenutosi nel pomeriggio dello scorso sabato, al

Essere un insegnante ed incantare centinaia di alunni: è ancora possibile

Spesso insegnanti e genitori si lamentano perché i ragazzi non leggono, magari preferiscono spendere il loro tempo con videogiochi, e non si riesce a dare una spiegazione. Alessandro D’Avenia ci prova, dando parte della colpa a mamme e papà e dicendo loro: “le favole, quando erano piccoli, le leggevate?”. L’autore, ormai affermatissimo, venerdì sera a Pordenonelegge, durante la presentazione del suo libro “Ciò che inferno non è”, più volte ha

La competizione come controllo della nostra libertà

Competizione: uno strumento di controllo di chi ha il potere sui deboli,  presente in una società schiavizzata e dominata da meccanismi di misurazione e concorrenza nei confronti del “nemico”. Questa l’immagine perversa e angosciante del concetto di competizione. Una teoria elaborata da Beatrice Bonato, presidente dell’associazione filosofica Friuli Venezia Giulia. Tale pensiero è stato costruito in anni e portato a compimento nell’opera “ Sospendere la competizione”, dove dispensa un comportamento

Essere meraviglioso

Stefano Benni è riuscito a stupirmi solo grazie al curioso accostamento di parole che ha usato nel titolo del suo nuovo libro “Cari mostri”, presentato due giorni fa (Venerdì 18 Settembre) al teatro Verdi di Pordenone, nel quale “caro”, termine solitamente rivolto ad un amico o ad un famigliare, è posto assieme all’essere che più di tutti dovrebbe terrorizzarci, il “mostro”. Certo nessuno di noi si sognerebbe di accogliere un

Vito Mancuso insegna come “nutrire la vita”

Ieri 17 Settembre, Pordenonelegge ha proposto al suo pubblico un incontro con il noto scrittore, filosofo e teologo Vito Mancuso, in occasione della presentazione del suo nuovo libro “Questa Vita. Conoscerla, proteggerla, nutrirla”. La prima domanda posta dall’intervistatore (Franco Fusaro) allo scrittore non riguarda tanto il tema del libro, incredibilmente complesso, quanto l’esperienza personale dell’autore: date le sue frequenti partecipazioni a manifestazioni culturali come Pordenonelegge e a incontri con il

Idee di Poesia

La condizione dei lettori tutt’oggi vive in uno stato di precarietà e flessibilità estrema. Non ha più dei luoghi d’incontro comune. Ci troviamo in una generazione che preferisce i social network, in alternativa ad un dialogo vivo e intenso. Com’è possibile trovare oggi un’idea di poesia? Già negli anni 80 la poetica era un’insieme di convinzioni e scelte. La nozione di poesia lirica, in senso tradizionale, è un testo con

Franco Mandelli: uomo di scienza, ma soprattutto di coscienza

“Parlate al vostro linfoma, mettetegli paura, lui vi sente”. Questo ciò che Franco Mandelli, medico, ematologo e perfino scrittore, raccomanda ai “suoi” pazienti ogni mattina quando va a visitarli, convinto che la guarigione non dipenda solamente dalle cure ospedaliere, ma soprattutto dal coraggio di combattere e vincere la malattia. Ma questa forza non la si trova sempre da soli, il dottore non deve preoccuparsi solo delle cure mediche, deve prendersi

Daniel Pennac apre Pordenonelegge: l’officina del romanziere

Oggi 16 Settembre, a Pordenone si è aperta per la sedicesima volta “Pordenonelegge”, la manifestazione che per cinque giorni anima la città offrendo un ampio e vario programma di incontri con autori e scrittori sia italiani che stranieri. L’evento di apertura ha avuto un protagonista d’eccellenza, Daniel Pennac, la cui intervista (seguita dal giornalista Fabio Gambaro, con cui l’autore ha collaborato per il nuovo libro “L’amico scrittore”) è stata preceduta dai

Connessi?

L’importante, all’interno di un evento culturale di spessore, è che ci sia lo spazio per il pubblico di apprendere interagendo e dialogando con il relatore sopra i temi discussi in ogni incontro. è in questo senso che, per me, quello con Paolo Ferri ed in particolare con Stefano Moriggi è stata un’occasione di vero “incontro”. Sono poche le persone che, come Moriggi al termine della conferenza, concedano il loro prezioso