Portici di Carta 2014
Torino, 4 ottobre 2014. Ore 19,30. Cala la sera sui Portici di Carta e si accende l’atmosfera giusta per ascoltare la presentazione di Bruno Gambarotta del nuovo giallo “MemoNoir” edito da Golem e scritto a dodici mani, quelle di Rocca Ballacchino, Fabio Beccaccini, Maurizio Blini, Marco Dibenedetto, Patrizia Durante, Fabio Gurelli, Andrea Monticone, Enrico Pandiano, Luca Rinarelli, Massimo Tallone. I dodici autori si presentano in modo originale leggendo ciascuno un
“Nel giro del ritorno eterno vertiginoso l’immagine muore immediatamente”. È con questo complicato aforisma che, nell’incontro più atteso di Portici di Carta 2014, lo storico Gianni Turchetta ha tentato di sviscerare e analizzare sinteticamente lo stile e la complessità della strategia di scrittura del protagonista di questo evento. Stiamo ovviamente parlando di colui che, nonostante una vita segnata dalla pazzia, ha saputo dominare la violenza delle sue tensioni, interiori e
Ore dieci del mattino, caffe’ bevuto e blocco appunti a portata di mano, mi reco celermente in corso Massimo d’Azeglio 46, ritrovo stabilito per il percorso San Salvario, visita guidata per le vie del suddetto quadrilatero . Ad attendermi (sono l’ultima arrivata,com’é mia consuetudine , viva la sincerità ) una piccola folla di cinquanta persone, di ogni età, giovani e anziani, vispi e apparentemente molto più reattivi di me, poco
Il pubblico la domenica mattina è decisamente più ristretto del giorno precedente, ma un po’ alla volta, a incontro iniziato, arrivano nuovi bambini e il numero dei presenti sale alla fine ad una decina. Ad accoglierli ecco lo scrittore Anselmo Roveda che, arrivato fin qui per loro da Genova, presenta due dei suoi numerosi libri, raccontando due bellissime storie. La prima è quella già conosciuta di Pinocchio, che lui ha
Le librerie sono un luogo dove il libraio somiglia ad esse e così i clienti si assomigliano tra di loro: ma sono necessari e indispensabili, l’ecosistema ha bisogno di queste nicchie. Andiamo a Venezia e parlarci c’è la libraia di “Sogni di carta”. Lei stessa racconta di essere un libraio classico, piccolo editore e amante della carta, ma di aver capito che ormai non esiste solo più la carta. Sottolinea
“Piemontese falso e cortese”: non ti dirà mai se va bene o va male. Paride Mensa così esordisce, cominciando a scherzare su diverse situazioni piemontesi e sul dialetto, come ciò che succede dal panettiere o su alcuni luoghi comuni che riguardano il nostro dialetto sconosciuto ai più. O il fatto che i carabinieri abbiano tutti i baffi perché la gillette scrive “rasoio per barba” e si possa riconoscere il loro
Tra le varie passeggiate promosse dalla Libreria a cielo aperto, nella solare mattinata di domenica 5 ottobre, si è tenuto il percorso letterario dedicato allo sport. Nella prima tappa i partecipanti hanno avuto modo di visitare la fondazione italiana di ginnastica che fu commissionata dal re Carlo Alberto. Il palazzo è stato allestito con vari pannelli che illustrano gli antichi sport praticati e gli infiniti trofei vinti . Terminata la
Daniela Finocchi apre l’incontro dedicato al concorso “Lingua Madre”, allo spazio corner eventi, accompagnata da due giovanissime donne straniere, ciascuna autrice di un racconto che narra della sua storia e della sua terra madre. Per prima Sumaia legge un estratto del suo racconto, in cui affida alle parole di una nonna, malata terminale, il testamento spirituale al nipote. Da qui lo spunto per parlare della sua di storia: una ragazza
Portici di Carta 2014 non poteva certo evitare di raccontare le tante luminose sfaccettature di Torino anche ai più piccoli. I nostri cittadini in miniatura hanno riscoperto i punti storici strategici di maggior rilevanza di questa magica città con il prodigioso intervento in loro aiuto di elefanti, orsi, cani e tori, giovani a cavallo, maschere e altri buffi personaggi. La bizzarra comitiva è riuscita a reinventare la storia di Torino
L’ottava edizione dei Portici di Carta si apre teatralmente, e non per modo di dire. Cinque ragazzi del Liceo Teatro nuovo hanno infatti presentato un breve spettacolo sui Canti Orfici, unica opera del poeta Dino Campana a cui é dedicata quest’edizione 2014. I ragazzi danno un respiro nuovo al poeta, giovane, molto più immediato e spontaneo di quanto potrebbe esserlo un’analisi approfondita, e questo ci ricorda che la poesia é