Portici di Carta 2019
L’ultimo appuntamento della tredicesima edizione dell’evento Portici di Carta, che come sempre ha visto l’affluire di numerosi interessati, si è svolto in compagnia di Mario Calabresi che, incoraggiato dalle domande di Federica Furino, ha presentato il suo ultimo libro ” La mattina dopo”. La Furino ha descritto il libro come godibile, vivo, che va avanti con le proprie gambe ma soprattutto coraggioso: è facile per i giornalisti raccontare le storie
Oggi all’oratorio San Filippo Neri, in occasione della XIII edizione di Portici di Carta, Fabio Geda ha presentato il suo nuovo romanzo, Una domenica (Einaudi). La presentazione si è svolta come dialogo tra l’autore e le rappresentanti di quattro circoli di lettura della provincia di Torino (Settimo Torinese, Torino, Moncalieri e Nichelino). L’autore ha iniziato l’incontro raccontando al pubblico come sia nata l’idea che sta alla base di questo romanzo.
Gilberto Corbellini, epistemologo e professore di bioetica presso l’Università La Sapienza di Roma, ha presentato al pubblico di Portici di Carta il suo nuovo libro Nel paese della pseudoscienza in cui muove una critica indiretta contro quelle teorie, metodologie o pratiche, che non hanno alcun fondamento scientifico. Il suo saggio evidenzia come il cervello sia da sempre portato naturalmente a credere alle pseudoscienze perché queste forniscono una risposta immediata a un
Questa mattina, domenica 6 ottobre, si è tenuta una delle passeggiate letterarie organizzate in occasione della manifestazione letteraria Portici di Carta e riguardante gli scrittori che hanno operato e vissuto nel quartiere torinese Vanchiglia. L’origine di questo nome deriva dal termine piemontese vench, una varietà di salice che cresce lungo il corso del Po. Introducendo la storia letteraria di questo quartiere è stato fatto riferimento anche alla zona precollinare di Torino
Federico Faloppa per scrivere il suo libro si è posto una domanda essenziale ossia cosa sono le lingue e che rapporto hanno con il linguaggio. Attraverso le domande di Marco Aime, l’autore afferma che il suo libro, “Brevi lezioni sul linguaggio”, nasce da un’esigenza etica e vuole essere un testimone della conoscenza. Per Faloppa, infatti, si tratta di un’opera sul linguaggio, non sulle lingue, inteso come abilità umana. Sebbene le
Domenica 6 ottobre 2019 ,in occasione dell’iniziativa Portici di Carta, sono state organizzate varie passeggiate letterarie. Tra queste una ha toccato i luoghi più significativi del quartiere San Salvario per raccontare le immigrazioni interne ed esterne della nostra città. A Torino infatti i residenti stranieri sono circa 14o mila tra Rumeni, Marocchini, Peruviani e Cinesi e alcuni di loro, a cominciare dagli anni Novanta, hanno deciso di raccontare la realtà
La passeggiata letteraria numero 3 di oggi, domenica 6 ottobre, si è snodata in dieci tappe tra la Torre Littoria di piazza Castello e piazza Gran Madre, un lungo tratto all’ombra dei portici di via Po, sotto la guida di Stefano Tubia, scrittore che ha contribuito alla stesura di “Una Mole di parole”, guida letteraria alla città di Torino che è stata ripubblicata quest’anno. L’itinerario è partito da piazza Castello.
Come ogni anno, Portici di Carta viene dedicata ad una personalità importante della letteratura contemporanea. Per gli organizzatori della manifestazione di quest’anno è subito risultato ovvio a chi dovesse andare questo onore: Andrea Camilleri, scomparso il 17 luglio scorso. Per omaggiare lo scrittore siciliano si è tenuto un incontro ieri 5 ottobre presso l’oratorio San Filippo Neri. Antonio Manzini e Antonio D’Orrico hanno ricostruito e mostrato al pubblico l’essenza di
Oggi 6 ottobre, in occasione dell’evento Portici di Carta, abbiamo trascorso una mattinata in compagnia dei più celebri protagonisti della cultura torinese del Novecento passeggiando tra i vicoli del quartiere Crocetta di Torino. Guidati dall’esperta Silvia Nugara, abbiamo toccato tappe dedicate a illustri autori come Salgari, De Amicis, Pavese, Calvino, Natalia Ginzburg e Primo Levi. I luoghi utili a rievocare le loro memorie rappresentavano le storiche abitazioni, gli edifici in cui
Nella riedizione del suo libro “La Bibbia ha (quasi) sempre ragione” Gioele Dix non ci presenta un Dio infallibile ma un Dio piuttosto umano che commette errori e ritorna sulle proprie decisioni. Un esempio lo si ha quando: al quarto giorno decide di creare una luce meno tossica per gli uomini, sebbene ne esistesse già una. Un altro episodio commentato da Gioele Dix è quello dell’ arca di Noè sottolineando