Recensioni
Credo di poter affermare con discreta certezza che quasi tutti i torinesi, e in generale tutti i lettori di La Stampa, conoscono Massimo Gramellini. Un nome sempre presente in prima pagina, in quello che i giornalisti chiamano in gergo “Taglio Basso”, assieme a una scritta blu: Buongiorno. E’ la sua rubrica, venti righe concise ma spesso memorabili, che ci danno una prospettiva critica e personale dei fatti intorno a noi.
Tra una rivolta di zapatisti e una di villisti, il Messico dei primi decenni del Novecento vede fiorire alcune delle donne più sensuali, indipendenti e creative della storia. Da Frida Khalo pittrice e attivista politica fra le file della gioventù comunista, a Tina Modotti, fotografa di rilevante importanza nel partito comunista prima messicano poi russo. Frida, la cui compagna di vita dall’età di diciassette anni è la Morte. Dopo un’incidente
Aldwyn, il protagonista del libro, è un gatto di strada che per vivere rubacchia qua e là per le vie di Bridgetower, la città in cui abita. Un giorno, dopo aver rubato un pesce, fa uno spiacevole incontro. A scombussolare l’equilibrio della sua vita arriva infatti Grismalde, un rinomato cacciatore di taglie che, inseguendolo, lo fa approdare in un negozio di animali magici. Subito il gatto viene scelto tra i tanti
Nina ha dieci anni, ma non è una bambina come tutte le altre. Suo nonno, un alchimista, prima di morire le aveva affidato un compito. Le aveva detto: ”Cerca i quattro arcani e cerca di sconfiggere Karkon Ca’ d’Oro” (l’uomo che lo aveva ucciso). Nina parte per Venezia dove trova le lettere di suo nonno e scopre formule, magie, libri… ma soprattutto trova tre magnifici amici con i quali affronta una quantità
La stanza delle ombre malvagie, edito da Gallucci, è scritto e illustrato da Jerry Kramsky, questo in realtà non è il suo vero nome ma uno pseudonimo. Il libro racconta di un ragazzino di nome Nicchio che si trasferisce nella città di Sghimberlate insieme ai suoi genitori: l’Ing. Oreste e la Prof. Elide. Nicchio non ama stare all’aria aperta con gli altri bambini, preferisce di gran lunga rimanere in casa
Margherita Oggero firma ancora un giallo, ma questa volta per bambini: L’amico di Mizù, Notes Edizioni. L’anno scorso la scrittrice ci aveva lasciato con un’interessante intervista incentrata su L’ora di pietra, il suo ultimo libro, riferendosi brevemente anche alla condizione delle donne in Italia al giorno d’oggi. http://bookblog.salonelibro.it/2011/?cat=25&tag=sabato-14-maggio Una ragazza prigioniera, una finestra per guardare il mondo, un libro per iniziare a vivere. L’ora di pietra In paese lo chiamavano
Il libro narra la storia di Miro, un bambino di dieci anni, e di Tito, il suo amato cane che, per sfuggire all’editto di un Sire capriccioso, intraprendono un lungo viaggio verso una terra libera. L’editto imponeva che ogni cane sarebbe dovuto sparire dal regno. Miro però non può rinunciare al suo amato Tito. C’è solo una soluzione: fuggire con lui. Inizia così un difficile viaggio, che simboleggia il percorso che tutti noi
Bob, quasi tredici anni, e sua sorella Marie Claire, detta il Ratto, hanno perso entrambi i genitori. I due fratelli non vogliono andare in orfanotrofio, ma soprattutto non vogliono essere separati, perciò devono rintracciare il loro unico parente, uno zio che abita a New York. Decidono allora di compiere un lungo viaggio da Winnipeg verso questa grande città, con solo due biciclette e due zaini. Viaggio folle e senza senso, perché basato
Sganciando la luna dal cielo, Feltrinelli Kids, è il romanzo di esordio di Gregory Hughes. È una storia avvincente, ricca di colpi di scena, che comincia nella splendida città di Winnipeg, o meglio, nelle praterie che la circondano; una terra tanto piatta che puoi restare a guardare il tuo cane che scappa per tre giorni filati, che vede come protagonisti il tredicenne Bob e sua sorella Marie Claire, detta il Ratto. I
Solo con un cane, edito da Fanucci, è un libro scritto da Beatrice Masini e narra la meravigliosa avventura che Miro e il suo cane Tito compiono quando il Sire del loro Regno ordina l’uccisione di tutti i cani. Fino a quel momento tutte le famiglie ne possedevano uno ed erano affezionate al loro cane. I genitori di Miro, per non sottostare a questa legge incomprensibile, gli ordinano di fuggire con