Autori provenienti da tutto il mondo, mescolanze di culture e confronto di idee: questa è una delle tante magie del Salone del libro.
Quest’anno sede della consegna del Premio Strega, Torino ospita i 5 finalisti del concorso internazionale Europeo. Tra questi Catherine Dunne, l’ormai celebre scrittrice irlandese con il suo nuovo titolo “Come cade la luce”. Ringraziata per la presenza dal direttore del Salone, Nicola Lagioia, la Dunne è stata intervistata da Caterina Bonvicini e Maria Ida Gaeta, grazie all’aiuto di un’interprete.
Con 14 libri in Italia, stampati da Guanda, Catherine ha venduto centinaia di migliaia di copie. Il suo nuovo libro, presentato questo pomeriggio al Salone, con dei forti rimandi al mito greco di Ippolito e Fedra, parla della storia di una famiglia e delle sue vicissitudini, mettendo in luce tematiche dure, rappresentate come sempre dalla caratteristica semplicità e autenticità della scrittrice.
Amore, crescita, immigrazione e disabilità sono solo alcuni dei fili che tengono insieme il romanzo della Dunne: l’interessante storia della famiglia protagonista del libro si svolge fra Irlanda e Cipro, presente e passato si incontrano, trascinando il lettore in un vortice di storie lungo trent’anni, da cui non vorrà più uscire.
Quel triangolo di “luce” che entra dalla finestra e si riflette nel muro rappresenta quindi lo scorrere del tempo e della ciclicità delle stagioni; per Alexia e Melina, le due sorelle protagoniste del libro, è fonte invece di una forte ricerca di normalità raggiunta da ciascuna in modo diverso. Sembra l’inizio di un futuro di solitudine, se non fosse per quel legame profondo che le unisce e che nulla potrà mai spezzare.
Maria Martina Bumbu, Gaia Vianello
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