Mentre l’America sceglieva un senatore nero come presidente, a Fabrizio Silei veniva l’idea di ricordare in un libro illustrato l’emblematico episodio di Rosa Parks. Oggi L’autobus di Rosa edito da Orecchio Acerbo, è stato presentato al pubblico del Salone dall’autore insieme all’editore Simone Tonucci.

“C’è sempre un autobus che passa nella vita di ognuno di noi. Tu tieni gli occhi aperti: non perdere il tuo”
Questa è la frase da cui il nonno di Ben parte per raccontargli la storia di ROSA PARKS: una sarta di colore che cambiò per sempre il destino degli afroamericani negli Stati Uniti d’America. Rosa è conosciuta in tutto il mondo per aver rifiutato di cedere il proprio posto su un autobus ad un passeggero bianco e per questo fu arrestata: era il primo dicembre 1955, sessant’anni prima.

Il vecchio porta il nipote Ben all’Henry Ford Museum per fargli capire l’importanza di quel gesto e perché non ripeta, come era accaduto a lui tanto tempo prima, l’errore di non opporsi davanti ad un’ingiustizia.


La storia infatti non è solo quella di Rosa, ma anche quella di tutte le persone di colore che per solidarietà e in segno di protesta per un anno sono tornate a casa a piedi.Questi sono i veri eroi, che hanno lottato per raggiungere i propri obiettivi.Nel libro possiamo ammirare le bellissime immagini di Maurizio Quarello che, come ha detto l’autore del testo, ” ha creato un’opera d’arte con efficacia e poesia straordinaria”. Il libro è edito anche grazie alla collaborazione di Amnesty International.

Il libro nasce per un pubblico molto giovane, ma la storia di Rosa Parks è qualcosa che proprio tutti dovrebbero conoscere.

Al termine dell’incontro ci ha gentilmente concesso un’intervista. Ecco a voi:

Elisa e Hind, Redazione Fuorilegge,
Arianna ed Emanuele, SMS Caduti di Cefalonia