Lella Costa presenta il suo ultimo libro alla Biblioteca Archimede di Settimo Torinese

Prendete del femminismo q.b., un pizzico di pungente ironia e una buona dose di voglia di cambiamenti, mescolate il tutto con energica vitalità e gustate. E’ questa la ricetta dell’ultimo “pasticcino” di Lella Costa, Che bello essere noi, presentato all’incontro, organizzato dal “Salone Off 365”,  tenutosi martedì 24 febbraio 2015, presso la Biblioteca Archimede, centro culturale della città di Settimo Torinese. Un incontro, quello con Lella, che ha fatto riflettere, proprio come il suo libro, nato, come lei stessa afferma, “come omaggio al genere femminile, all’amicizia e alla solidarietà, che vuole raccontare la bellezza di riconoscersi, come donne.” Le donne sono le assolute protagoniste, e secondo la visione dell’autrice (visione condivisa dalla sottoscritta e, spero e credo, anche da molti altri) le donne devono diventare anche le protagoniste del mondo in cui viviamo. Lella Costa, infatti, rivolge un caldo e, mica tanto ironico, invito al genere maschile: “Mollate e lasciate fare a noi donne!”. Tralasciando la salace ironia con cui l’autrice ha discusso alcuni aspetti sulla diversa concezione delle condizioni femminile e maschile (che vorremmo siano semplicemente degli stereotipati slogan comici, ma che, in fondo, non sono!) il messaggio da lei promosso, e per il quale si batte con fierezza a tutt’oggi, è molto profondo e commovente: “Occorre tenere conto del punto di vista delle donne”. Poco importa se una donna viene rispettata e considerata perché ha imparato a ragionare come un uomo. Una donna deve essere rispettata in quanto donna, per la sua sensibilità, per la sua minuziosa attenzione e cura per quello che è il bene comune e per ulteriori aspetti che quotidianamente vengono attaccati dal genere maschile con estrema volgarità e purtroppo, nei casi peggiori, anche con violenze e impeti di rabbia. Occorre opporsi a queste mentalità misogine e maschiliste e dimostrare che le donne possono fare meglio degli uomini perché “peggio di quanto abbiano fatto gli uomini non si può fare”, direbbe la Costa. Ma per farlo occorre essere forti, caparbie, solidali e unite, perché “se nella nostra società un “noi” esiste ancora, il solo “noi” possibile è quello delle donne!”.

Martina Defina, Liceo Classico Cavour di Torino

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