Come ogni anno torna a Pordenonelegge la mappa dei sentimenti.
Un’iniziativa che coinvolge il pubblico insieme agli autori i quali presentano una breve storia sul sentimento loro assegnato.
È da qui che Giulio Mozzi, inizia leggendo agli spettatori presenti al palazzo della provincia, il suo racconto sulla speranza (ovvero il sentimento a lui assegnato).
Il tema su cui l’autore focalizza l’attenzione del pubblico è la felicità individuale, idea della modernità, nata di recente, che vede la felicità del singolo individuo posta a discapito degli altri.

È proprio questo tema che, alla fine del racconto, scatena le domande da parte del pubblico.
“Come emerge dal suo racconto, pensa che la speranza riguardi solo il singolo oppure può estendersi a qualcosa di più ampio? Da cosa scaturisce la speranza?”
Giulio Mozzi ribadisce: ” Siamo essere viventi, animali. Apparteniamo a una comunità, a una specie. Siamo strumenti posti in atto per l’evoluzione, di conseguenza la speranza non appartiene al singolo ma si estende all’interno universo. La speranza nasce dal riconoscimento di un senso o una direzione nel mondo in cui viviamo e l’immaginazione sembra l’unico strumento che richiami la speranza”.

Altra domanda che ha suscitato l’interesse di tutto il pubblico è stata:” Che significato ha per lei il sentimento?”
Mozzi risponde:” Il sentimento è la risposta ad una percezione che colpisce il nostro animo tale da creare un turbamento riconosciuto come sentimento. Il sentimento stimola il movimento dell’anima che in certe situazioni lo porta alla passione”.

A dimostrare l’interesse da parte del pubblico sono state anche le numerose richieste da parte di alcuni studenti e professori di poter avere una copia del testo scritto da Giulio Mozzi. Non disponendo di maggiori copie per accontentare tutti ha lasciato pure il proprio biglietto da visita.

È stato un bell’incontro, sopratutto grazie alla complicità che si è creata tra autore e spettatori.

Alessio Biondi, Alexia Strazimiri
Liceo scientifico M. Grigoletti