Salutare, nutriente, proteico, grasso, vegano, gluten free, dietetico, spazzatura. Del cibo oramai si parla in qualsiasi salsa possbile, ma dietro alle catene di junk food e ai ristoranti stellati si nascondono altri mondi: spreco, allevamento intesivo e malnutrizione. Partendo dalla Carta di Milano, documento di impegno per il diritto al cibo, hanno parlato al festival di Internaziobnale Alessandro Banterle, Giuliano Gallini, Franca Roiatti, Joyce D’Silva moderati da Massimiliano Tarantino della Fondazione Feltrinelli.

Continuamente presente nella nostra vita, il mondo dell’industria alimentare influenza non solo il nostro benessere fisico, ma tutto il mondo che ci circonda: l’allevamento intensivo, a cui si oppone fermamente Joyce D’Silva di Compassion in world farming, è la principale causa non solo di sofferenze per gli animali, ma anche dell’inquinamento mondiale.

Se l’alimentazione influisce sulla nostra vita, l’economia influisce sulla nostra alimentazione: dopo la crisi del 2008, l’Italia è salita al primo posto tra i paesi europei per povertà alimentare e si sono drasticamente ridotti i pasti fuori casa. L’aumento della povertà ha determinato un aumento dell’obesità: il basso costo del cibo spazzatura causa l’obesità di un quarto della popolazione inglese e di un terzo di quella statunitense.

Anche la politica svolge un ruolo importante per la nostra alimentazione: c’è bisogno di regolamentare l’asimmetria informativa tra consumatore e produttore e a questo bisogno rispondono le regolamentazioni europee. L’istruzione, invece, ci permette di capire cosa mangiamo perchè, anche se le etichette ci forniscono le informazioni sul prodotto, dobbiamo capire ciò che leggiamo.

“La lotta per l’alimentazione” conclude Giuliani Gallini di CIR food “è la lotta per uno stato sociale efficiente”

Giorgia Scarrone e Chiara Tarulli                                                               liceo Vittorio Alfieri