10 maggio 2018 ore 22:00, Circolo della Stampa. Gli spazi aperti di Palazzo Ceriana Mayneri ospitano la terza edizione di “Questo libro me lo bevo!”, un’originale iniziativa che unisce il bar al mondo letterario contemporaneo.
Gli editori Casa Sirio, Hacca, Tunué, Black Coffee e 66thand2nd, in collaborazione con Compagnia dei Caraibi e Fluid on the road, portano un libro ciascuno legandolo ad un cocktail che lo possa riassumere grazie ai suoi ingredienti e i suoi sapori. Decine di persone hanno partecipato consumando i loro drink e sfogliando le prime pagine dei libri in esposizione, allietati dalla musica di sottofondo.
Alle ore 23:00 i barman Maurizio e Andrea accompagnano uno alla volta gli scrittori e i lettori appassionati dei cinque libri dentro la loro roulotte bar, dove presentano gli scritti e preparano il cocktail ad esso relativo.

  • Il primo è lo scrittore per strada Walter Lazzarin, autore del tautogramma Ventuno Vicende Vagamente Vergognose edito da Casa Sirio, il quale decide di presentare il libro mentre prepara il drink. Egli parla di una lettera scritta da Socrate alla moglie Santippe, e legge la sua traduzione del testo. Lo scrittore conclude con il suo tautogramma più famoso:

    Scusami Santippe se spesso sono stato sgarbato, se sembro scansafatiche stando sempre sulla strada senza scopo.  Sul serio senza scopo? Sbagli, Santippe. Speculare sullo spirito serve. – Socrate! Sai solo sgridarmi. Smettila! Stai scialacquando secondi su secondi; stai sperprerando settimane, secoli!

    Il cocktail unisce la Grappa Moscato e il Moscato d’Asti con il miele e la menta.

  • Segue Paola Camoriano, autrice della graphic novel Il ritrovo degli inutili edito da Tunué; l’autrice preferisce, come gli altri, parlare prima del libro e successivamente preparare il drink. La scrittrice presenta la storia di Elettra, una bassista metal che, alla morte dello zio Sornione, decide con la sua band di portare a termine un progetto incompiuto di quest’ultimo. Il libro parla di fobie e manie, infatti, racconta l’autrice, lo zio Sornione soffre di un disturbo da accumulo.
    Maurizio, uno dei due barman, presenta il drink come il risultato di “cose che non dovrebbero stare insieme”, anche se il sapore è ottimo. Il drink è semplice e fresco, ed è realizzato con Gin Mare, tonica, confettura preparata la mattina stessa e Bitter Orange.
  • Il terzo libro ad essere presentato è L’alfabeto di fuoco, scritto da Ben Markus ed edito da Black Coffee. Essendo l’autore a Milano durante l’evento, un lettore appassionato ne riassume la trama e le caratteristiche fondamentali. Spiega, infatti, che Ben Markus ha voluto scrivere una storia basandosi sulla forza del linguaggio, sul fatto che le parole possono ferire o uccidere. L’alfabeto di fuoco è ambientato in un mondo dove i bambini e gli adolescenti possono far ammalare i loro genitori tramite le loro parole di fuoco. Il protagonista, Sam, padre di Esther e marito di Claire, è determinato a trovare una cura e studiare il “linguaggio tossico” che sta mettendo in ginocchio la società.
    Il cocktail è estremamente piccante e saporito, realizzato con Cachaça Magnifica, zucchero, peperoncino, lime, mango e menta.
  • Anche Terminus Radioso, edito da 66thand2nd, viene presentato da un lettore. Sia l’autore, Antoine Volodine, che Anna D’Elia, colei che ha curato la traduzione italiana del libro, non erano presenti all’evento.
    Terminus Radioso mostra un mondo contaminato dalle radiazioni emesse dalle centrali nucleari distrutte, un tempo orgoglio di una Seconda Unione Sovietica ormai in declino. L’uomo, gli animali e le piante si sono adattati e hanno sviluppato poteri sovrannaturali e hanno acquisito l’immortalità, mentre quelli che non sono sopravvissuti continuano a vivere in una dimensione di sogno. Una storia piena di ironia e di eleganza, dove la scrittura meravigliosa di Volondine non può che intantare.
    Il drink è basato su un passo del libro, nel quale si parla di profumi e odori della terra. Il cocktail è la combinazione di Vodka Froggy B, sciroppo alle erbe, lime, arancia, menta e cannella.
  • Infine, il siracusano Stefano Amato parla de L’inarrestabile ascesa di Turi Capodicasa, il suo ultimo libro edito da Hacca. Egli racconta di essersi ispirato al film Oltre il giardino, ritenuto da lui “il film più punk mai visto nella sua vita”. Così decide di scrivere una storia simile, ma ambientandola in Sicilia. Stefano Amato parla di come si sia sempre immaginato il protagonista nero, il quale riesce a raggiungere i vertici della classe dirigente siciliana grazie ad una serie di equivoci. Una storia attuale dove l’ironia sul potere è la protagonista.
    L’idea del drink parte dal Negroni e dall’idea della scalata sociale. Infatti, il cocktail è realizzato con agrumi di Sicilia, Bitter Roger della Calabria, Vermut Carlo Alberto e Malfy Gin di Torino.

L’evento continua fino a mezzanotte, e tutti gli interessati possono acquistare una copia dei libri in esposizione ottenendo in omaggio il drink ad esso relativo.

Valerio Giunta