Giovanni Campagnoli ha intervistato Stefano Boeri, noto architetto milanese, e Chris Younès, filosofa francese dell’urbanizzazione, nell’ambito della rigenerazione urbana.

Campagnoli ha aperto l’incontro chiedendo ai due ospiti di spiegare e di definire ulteriormente la loro professione: Younès risponde dicendo che il suo lavoro le dà la possibilità di immaginare e riprodurre altri scenari rispetto a quelli preesistenti; analogamente, Boeri ritiene che il suo lavoro gli consenta di immaginare il futuro degli spazi permettendogli un’ulteriore apertura al mondo. Secondo la filosofa francese, inoltre, l’architettura e la filosofia sono in grado di rompere e spezzare ogni frontiera perchè non è possibile concentrarsi sul ‘macro-mondo’ se non si ha una visione completa del ‘micro-mondo’.

Durante il dibattito sono stati affrontate numerose questioni, in particolare Stefano Boeri ha posto l’attenzione sul problema della globalizzazione. L’architetto ritiene che non si possa trascurare la dimensione locale proprio perchè a questa stessa sfera è direttamente collegata quella del globale. Sono, infatti, state trovate analogie tra città e globale e periferia e locale: partendo da questo concetto i relatori hanno poi affrontato e illustrato le differenze più rilevanti tra il centro e la periferia di una città. Secondo Chris Younès l’attenzione maggiore viene rivolta alle metropoli perchè sono loro che intrattengono le relazioni con i più importanti centri legati al commercio e alla finanza, mentre la periferia è spesso trascurata.

Ci si vuole però focalizzare sulle cinture delle città poichè è proprio da queste zone che nasce il progetto di “rigenerazione urbana”. Boeri sostiene che siamo abituati a considerare questo progetto destinato alla costruzione di infrastrutture pubbliche ma in realtà l’intenzione è quella di dare l’avvio ad un cambiamento che sia costituito da tanti piccoli interventi. Younès, invece, ritiene che questa proposta possa migliorare la qualità della vita di tutti poichè dalla creazione di aree naturali si possano verificare una notevole diminuzione di inquinamento e una nuova alleanza nell’ambito della collaborazione tra abitanti di città e di periferia.

 Michela Cerbone-Liceo V.Alfieri, Michela Panico-Liceo L.Ariosto