Ci sono molti fumetti che hanno preso spunto da romanzi del passato, ma non altrettanti romanzi nei quali un particolare fumetto abbia grande importanza. Nell’ultimo romanzo di Marco Dell’Omo, La banda Gordon, l’avventura incontra la cruda realtà della seconda guerra mondiale.
La banda Gordon racconta le vicende, le amicizie, gli amori e le gelosie di un gruppo di ragazzi partigiani prima durante l’addestramento poi in campo aperto.
Il nome che adottano potrebbe stupire: è un omaggio a Flash Gordon, supereroe dei fumetti nato nel 1934 dalla penna di Alex Raymond, tradotto e pubblicato anche in Italia ma presto censurato dal regime Fascista nel 1938. Però nonostante sia stato ritirato dal mercato, questi ragazzi sono comunque riusciti a conoscerlo e appassionarsene, tanto da ricordarsi di lui qualche anno dopo per dare il nome al loro gruppo. Infatti, così come lui lottava contro la tirannia sul pianeta Mongo, anche loro vogliono ribellarsi e combattere il regime, che sta degenerando nel totalitarismo estremo.
Questo racconta della crescita di questi giovani partigiani: infatti essi attraverso la resistenza comprendono che la realtà è molto diversa da quella che si immaginavano e che sta a loro cambiarla. Sono ancora immersi in una dimensione onirica, addirittura immaginano di rapire Mussolini. Saranno il sangue e i combattimenti a riportarli con i piedi per terra
Nonostante sia un romanzo d’avventura, racconta i giovani coinvolti nella resistenza in modo accurato e da un punto di vista nuovo.
Jacopo Cardinale, Valeria Lanero, Liceo classico Vittorio Alfieri, Torino
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