Oggi al Salone del Libro si presentava il libro Così per sport, scritto da Andrea Valente, che uscirà in libreria per Lapis nei prossimi giorni. Il fatto insolito dell’incontro è stato che Andrea Valente ha lasciato spazio soprattutto a Mauro Berruto, allenatore della Nazionale di pallavolo maschile, facendogli raccontare come è diventato allenatore, arricchendo il discorso con aneddoti e curiosità sul mondo dello sport.
Mauro ci ha subito stupito dicendo che non sa capacitarsi di come sia diventato allenatore dal momento che è veramente scarso nella pallavolo; “Io mi definisco solo un laureato in filosofia perché, nella vita come nella pallavolo, è difficile essere un vero filosofo” ci ha detto; poi ha deciso di spiegarci tutto su come ha incominciato il suo mestiere nel gioco della pallavolo: mentre studiava filosofia all’università ha avuto la fortuna di incontrare l’allenatore di una squadra abbastanza famosa di Torino che gli ha proposto di diventare suo assistente per due anni in Grecia. Dopo aver vissuto quest’esperienza ed essersi laureato, ha trascorso sei anni in Finlandia e infine è stato chiamato ad allenare la Nazionale italiana maschile di Pallavolo nel 2010.
Dopo questa breve parentesi sulla sua carriera, si è divertito, durante tutto l’incontro, insieme ad Andrea Valente, a raccontarci molte curiosità sullo sport, che molto presto potremo leggere anche nel libro: Olimpiadi, maratoneti famosi come Jesse Owens, ginnaste, calciatori come quelli degli album delle figurine e ciclisti famosi come Bartali e Coppi, sono stati citati nell’incontro, svoltosi per altro come un’ amichevole partita di tennis tra i due autori che si sfidavano a “chi ne sapeva di più” sui mitici campioni olimpici e grandi dello sport. “Ad esempio una delle mie più grandi ispirazioni è stato Padre Pedro Opeka, un prete che ha evangelizzato in Madagascar servendosi dello sport del calcio per raccogliere i ragazzi dalla strada” racconta l’allenatore.
Il messaggio che i due autori volevano regalare ai ragazzi è quello dell’amicizia nello sport. “Proprio come in quella foto di Bartali e Coppi che si passano una borraccia per aiutarsi in quella faticosa salita in Francia, così dovrebbe essere lo sport, anche se non è sempre tutto rose e fiori“. Così Mauro ci dà uno spunto non solo per le nostre carriere sportive, ma anche per la nostra vita. Anche questa infatti non è mai tutta ” rose e fiori”.
Giulia Bordon,Liceo scientifico Copernico;
Linda Sperati, Liceo Classico Cavour;
Emanuela Infante, Tutor Fuorilegge.
Nessun commento
Non ci sono ancora commenti, ma tu potresti essere il primo a scriverne uno.