ubax_chieriFino a qualche tempo fa ritenevo che con i voli low cost e la mia ostinata vocazione ad assorbire quante più lingue, culture e nazioni possibili, abitare in Belgio anziché in Italia non avrebbe fatto alcuna differenza. 

Certo, non potevo ambire a quel percorrere i luoghi lento e riflessivo proprio degli antichi esploratori, contribuendo piuttosto  con i miei viaggi aerei al surriscaldamento globale del pianeta. Ma non tutto è pianificabile. La parte di me cresciuta a Mogadiscio, dove la vita sembra poter durare in eterno – proprio perché non é solo quella nostra individuale la vita – sa che gli imprevisti sono sempre all’ erta.
cristina_chieri
L’attentato all’aeroporto di Bruxelles ha avuto come inevitabile conseguenza file interminabili, cancellazioni, spostamenti di destinazione repentini.
E così i miei viaggi a Chieri sono durati abbastanza a lungo da desiderare ancora più di raggiungere e incontrare la classe dell’ I. I. S. Vittone che mi ha adottata, permettendomi di conservare, al mio ritorno, gli stessi sentimenti provati nelle ore trascorse insieme.
Ci eravamo lasciati, alla fine del primo incontro, con un compito: quello di raccontare il proprio luogo del cuore in parole e immagini.
Ecco i ragazzi che uno alla volta fanno dono alla classe intera del loro racconto, leggendolo con grazia e generosità. Per chi ascolta l’ emozione è palpabile.
Luoghi semplici quanto intimi ed essenziali che parlano di relazioni, di nonni e amici, di alberi fioriti, giardini di casa, vicoli che si inerpicano, prati a perdifiato, pietre e ruscelli, spiagge, le prime avventure e il ventre di un elefante. E per me, che a volte fatico a rievocare i luoghi del cuore, questo è un viaggio  in dolce compagnia, nel tempo eterno e incantato dei legami che ciascuno di noi ha di più cari
Cristina Ali Farah