Il cibo può essere esclusione e divisione, un confine in grado di separare le persone per le differenze culturali legate ad esso. Ma il cibo in alcuni casi può costituire un ponte di conoscenza e di solidarietà, che favorisce le relazioni tra popoli e tradizioni diverse. Differenza è sinonimo di originalità, quindi non bisogna avere paura di imparare a riconoscere e conoscere l’originalità e la diversità delle persone e delle loro culture.
Questa mattina si è tenuto, nella sala azzurra del padiglione 3 della trentesima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, un incontro riguardante le Capitali europee della cultura passate e future. Per quanto riguarda i prescelti del passato, sono state ospiti la cittadina belga Mons, scelta nel 2015, e la città polacca Wroclaw, nel 2016; le città che invece saranno nominate per gli anni futuri sono La Valletta, città
Papà perché non mi comperi il cellulare? Questa è la domanda che ognuno di noi ha sicuramente e ripetutamente posto ai propri genitori. Proprio come ha fatto, in quarta elementare, la figlia di Nicola Limardo; la risposta è stata “No”. Ma non un semplice no, poiché Nicola, ricercatore ed esperto di fisica quantistica, non poteva né voleva non motivare questa sua risposta. Lo ha quindi fatto con un libro, affinché
“Un libro è una storia, un’argomentazione o un corpus di conoscenza in sé concluso che richiede più di un’ora per essere letto.” La definizione di Kevin Kelly, cofondatore di Wired, amplia la tradizionale definizione di libro, proiettandola in una realtà in evoluzione, sempre più virtuale e all’avanguardia. Ciò che non deve essere stravolto, però, è l’approccio con il libro stesso, l’”esperienza libro”, ciò che gli editori tentano di preservare dall’irrompere
Torino, 18 maggio 2017 Oltre il confine. Questo lo slogan icona della Trentesima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, manifestazione che si spinge oltre l’immaginazione, i confini geografici, le ideologie e la storia. “La storia di un 2017 che rimette in discussione l’identità dell’individuo in una circostanza evolutiva caratterizzata da una repentina accelerazione e, allo stesso tempo, concede una possibilità di arricchimento personale e collettivo”, citando M. Molinari
Al Salone del Libro di Torino, nell’Arena BookStock, si è svolto in mattinata un dibattito tra Andrea Marcolongo, autrice del libro “La lingua geniale, 9 ragioni per amare il greco”, che parla delle varie sfaccettature del greco, definendola una lingua libera e un pensiero ideologico, in grado di aprire la mente e da non temere, poiché geniale a modo suo. Dall’altra parte Piergiorgio Odifreddi, ricercatore e sostenitore della matematica come pensiero
Mitologia classica e il fantasy: cosa può legare due generi cronologicamente così distanti? I Labirinti del mito sono una accurata antologia dei casi editoriali di narrativa contemporanea di ascendenza mitologica. Il bisogno di una tale pubblicazione, realizzata da un’equipe di studenti dell’Università Cattolica, è stato discusso giovedì 18 maggio presso lo Spazio Eventi del Lingotto. Durante l’incontro si sono attraversate tutte le otto sezioni che costituiscono la raccolta, identificabili per il
Può esserci un contatto tra letteratura e industria? E’ proprio questo l’obiettivo del premio Biella e dei cinque finalisti di questa edizione. Se finora la letteratura si era concentrata sulla classe operaia, adesso emerge il ruolo di imprenditore. L’immagine del padrone autoritario ed avido lascia il posto a quella, a parer degli autori più vicina alla realtà dei fatti, dell’imprenditore sensibile e coraggioso, interessato tanto al guadagno quanto alla
Nel laboratorio Parola 2 del Salone del Libro 2017 Gigliola Alvisi, una scrittrice vicentina, ha presentato il suo romanzo Troppo piccola per dire sì (Coccole books), incentrato sul fenomeno delle spose bambine. Tra le varie tematiche che questo libro affronta, troviamo anche quella dei confini: un confine fisico, quello tra l’Italia e il Marocco, il paese d’origine della protagonista, e il confine invisibile ma evidente, tra il fuori e il dentro casa. Infatti
“Anche all’inferno si può scegliere se essere buoni o cattivi” Questa è solo una delle tante frasi e testimonianze toccanti citate il 18 maggio alla conferenza organizzata dal Treno della Memoria intitolata “Fiabe da Auschwitz”. Batshewa Dagan, scrittrice, psicologa e poetessa sopravvissuta alle tragedie di Auschwitz, narra la sua esperienza accompagnata dalla direttrice del museo di Auschwitz Anna Skrypiska, dalla vicedirettrice Pinderska-Lech Jadwiga e il direttore del Treno della Memoria
Luciana Bianciardi, coordinatrice della casa editrice ExCogita propone ai suoi allievi ogni mese una vasta gamma di testi di poesia, saggistica e narrativa. Gli studenti imparano come si lavora alla stesura di un libro, decidono quale testo analizzare e rielaborare e nell’incontro di oggi delle 12.30 presso lo spazio autori del Salone del libro di Torino si sono confrontati con gli scrittori di tre testi da loro analizzati. Gianluca Carosello
“Devo menzionare qui uno a uno gli uccelli che trasvolano, che si posano sulla sbarra abbassata del doganiere? Foss’anche un passero – la sua coda è già all’estero, benché il becco sia ancora in patria.” Con queste parole Wislawa Szymborska nel suo Salmo, ci dà una perfetta definizione dei ragazzi del liceo linguistico “Sophie M. Scholl” di Trento, che oggi, 18 Maggio 2017, si sono esibiti al Salone Internazionale del