Alberto Angela, celebre paleontologo e divulgatore scientifico, ospite al teatro Argentina di Roma in occasione della manifestazione Vita Nova del Salone del Libro di Torino, presentato da Giuseppe Culicchia, tratta del binomio antico-moderno parlando della vita di Roma Antica.
Nel pomeriggio dell’8 dicembre, per il salone del libro “Vita Nova”, lo scrittore Giorgio Fontana ci parla di rapporti di sangue e rapporti che sono frutto di una scelta. Egli mette in luce, partendo dalla parola chiave “congiunto”, le dicotomie e gli intrecci tra i legami subiti, ovvero le relazioni ereditarie come la famiglia, e i legami elettivi, come quelli di amicizia, che invece scegliamo autonomamente. Mentre le relazioni
Alberto Angela, presentato da Giuseppe Culicchia, è il protagonista dell’incontro tenuto presso il teatro Argentina di Roma, nella serata conclusiva dell’edizione Vita Nova del Salone Internazionale del Libro. Il discorso è focalizzato sulla stretta interconnessione tra modernità, il presente, e passato. Il punto di partenza della riflessione è una metafora consistente nell’assimilazione della storia all’immagine di una sedia, su cui si posano quotidianamente dei giornali: gli ultimi posizionati appaiono fortemente
Partendo dall’idea di Unione Europea come comunità di stati, l’incontro si articola sul binomio stato-comunità, costituito da due poli che faticano a trovare un equilibrio in ogni democrazia. Il dialogo tra Eva Cantarella, storica del mondo antico, e Petros Markaris, scrittore greco che nei suoi romanzi noir fornisce un’analisi critica della Grecia odierna, è stato moderato dalla scrittrice Helena Janeczek e ha inaugurato un’inedita collaborazione tra il Salone del Libro
In onore dei 50 anni dalla morte del celebre autore, l’Associazione Fiori di Ciliegio in collaborazione con il Circolo dei Lettori, Il Salone del Libro, l’Assessorato alla Cultura e l’Assessorato alla Cooperazione Internazionale della Regione Piemonte portano a Torino, nell’area attorno al Parco Dora, un’opera dell’artista Angelo Barile. Questa installazione simboleggia il suicidio rituale compiuto nel 1970 in nome della tradizione e dei valori nazionalisti dell’impero del Sol Levante da
“La caccia alle streghe non è mai finita” Così la sociologa Silvia Federici apre il suo intervento nell’edizione straordinaria del Salone del Libro, Vita Nova, nella lectio Streghe e inquisitori in cui tratta le forme di discriminazione femminile all’inizio del nuovo millennio. La sua analisi parte da un fenomeno molto conosciuto che si verificò tra il XV e il XVII secolo: l’accusa e la persecuzione di migliaia di donne
Emergenza e normalità: sono queste le due parole chiave che riassumono l’intervento dello scrittore spagnolo Manuel Vilas tenutosi nel tardo pomeriggio della quarta giornata di Vita Nova. Prima, un mondo globalizzato, una vita frenetica e la possibilità di seguire la propria strada con il solo obiettivo di raggiungere il successo; ora, il virus, il distanziamento sociale, la crisi economico-sanitaria e il crollo di tutte le nostre certezze. Due realtà universali,
“Quando scrivo riesco a vedere delle immagini e mentre disegno riesco a formulare una storia, nella mia testa il processo si delinea allo stesso modo.” Così la fumettista Josephine Yole Signorelli, in arte Fumettibrutti, durante la conferenza sul binomio “parola e immagine”, descrive come concepisce il processo creativo dietro alle sue opere. L’autrice si descrive come una persona che ha sempre amato disegnare: fin da piccola l’arte è stata una
“Forse l’universo è l’eterno ritorno alle nostre fragilità”, così viene introdotto l’incontro con Piergiorgio Odifreddi, matematico, scrittore, docente e curioso indagatore degli universi finiti e infiniti. I ritratti dell’infinito sono molteplici, perché sono numerose le sue concezioni. Nell’intervento lo studioso ci ha dato una breve presentazione partendo da una concezione più umana e oggettiva, presente nelle relazioni affettive, passando per una artistica di Brunelleschi, Pollock, Dalì e tanti altri e
Torneremo mai alla vita di prima? Lunedì 07 Dicembre 2020 alle ore 19.15 si è tenuto l’incontro con lo scrittore e poeta spagnolo Manuel Vilas, che si è particolarmente interessato ai cambiamenti portati dalla pandemia nella vita di tutti i giorni e nel mondo della scrittura, introdotto da Paola Caridi. Prima della diffusione del virus, non davamo peso a gesti della quotidianità come fare una passeggiata, uscire con un amico,
Romeo Castellucci, scenografo italiano e regista teatrale, in diretta dall’Arena del Sole di Bologna, tratta della dicotomia tra Inferno e Paradiso, in onore del settimo centenario dantesco. Egli stesso premette di non essere un uomo di lettere, né uno specialista della Divina Commedia. Ma proprio la figura del poeta, che colloca se stesso al centro della sua opera, è stata la sua fonte di ispirazione per la realizzazione di un’opera
Come molti sanno, la nostra epoca è caratterizzata dalla globalizzazione. Le informazioni si sono già diffuse in passato, ma non a questa velocità, e soprattutto non in contemporanea con l’automazione. Questo particolare argomento viene approfondito da Richard Baldwin, professore di economia presso il Graduate Institute of International and Development Studies di Ginevra nel libro “The globotics upheaval: globalisation, robotics and the future of work”, uscito nel 2019 in lingua inglese.