“Palermo è ancora una bambina. Mi è indispensabile pensarlo; considerarla una città cresciuta sarebbe il fallimento della mia vita.” Letizia Battaglia, fotografa siciliana, ospite al Teatro la Vicaria di Palermo in occasione del Salone del libro di Torino 2020, affronta l’indissolubile combinazione tra vita e morte con cui si è confrontata nel corso della sua carriera. Facendo riferimento al legame con Palermo, spiega come la città l’abbia posta di fronte a
Mathias Énard è scrittore e traduttore francese, conoscitore dell’arabo e amante della sua letteratura, nonché insegnante di arabo all’università di Madrid. Introdotto da Lucia Sorbera che ne cita alcune opere tra cui La perfezione del tiro e Breviario per aspiranti, Énard tratta il binomio oriente-occidente. Durante il suo intervento parla della storia del Libano analizzandola da un punto di vista letterario e politico. L’intervento si apre con un discorso sull’attualità, riportando l’evento accaduto il 4 agosto
Domenica 6 dicembre 2020 si è tenuta la conferenza di Mathias Énard, scrittore e traduttore francese, docente di arabo presso l’università di Barcellona, presentato da Lucia Sorbera. Durante il suo intervento, l’ospite ha affrontato il tema dello scontro culturale, politico e sociale tra Oriente e Occidente che ha visto protagonista il Libano nel corso del XX secolo. Partendo dall’esplosione avvenuta al porto di Beirut, capitale del Libano, il 4 agosto
“La mattina in cui incontrai l’Orco determinò tutta la mia vita”. Queste sono le parole che Letizia Battaglia, protagonista dell’incontro Vita e morte tenutosi in occasione dell’edizione Vita Nova del Salone del Libro, utilizza per descrivere un evento che l’ha cambiata profondamente. La fotografa aveva 10 anni quando incontrò per le strade di Palermo quello che lei definisce l’Orco, l’uomo che portò via la sua innocenza e, di conseguenza, la
Il periodo di crisi sanitaria ha colpito due categorie: anziani e giovani. Questo binomio è stato trattato da Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna dall’Arena del Sole della propria città, durante la domenica pomeriggio del Salone del libro “Vita Nova”. La pandemia ha portato alla luce la necessità di un nuovo patto intergenerazionale, la necessità di interpretare le esigenze e le inquietudini di due mondi, spesso in conflitto, quello dei giovani
«Se gli anziani sognano, i giovani sogneranno, se sanno fare propri i sogni dei giovani, ecco che non c’è il conflitto», così afferma il cardinale di Bologna Matteo Zuppi nel suo intervento sul binomio anziani e giovani al tempo della pandemia, tenuto questo pomeriggio al Teatro Arena del Sole di Bologna. L’obiettivo da raggiungere è quello di ricreare un’alleanza tra due generazioni: quella degli anziani, segnati dalla fragilità della malattia,
In onore del centenario della nascita di Gianni Rodari, il Salone del Libro di Torino ha organizzato una lezione per trattare il binomio fantastico che lega il poeta alla sua città natale, Omegna. Ma come nasce questo legame indivisibile? “Da ogni punto della parola Omegna partono, per me, fili che si allungano in ogni direzione”. Sono queste le parole che Rodari utilizza per spiegare il rapporto con la sua
“Bene e male sono contrapposti, ma inseparabili e convivono nello stesso individuo, né il male né il bene assoluto esistono, ma possono prevalere”. Questo è il tema trattato da Vittorio Sgarbi nella lectio di sabato 5 dicembre per il Salone del Libro “Vita Nova”. Con questa frase, egli ragiona sul significato di concetti antitetici come bene e male esprimendo la sua personale opinione sulla condotta di Diego Armando Maradona e
“La condizione naturale dell’uomo è l’oblio. E’ più naturale e semplice dimenticare che ricordare” . Perché allora la memoria è indispensabile? Questo spiega Mario Calabresi, ospite al Teatro Elfo di Milano in occasione del Salone del libro di Torino. Durante l’incontro incentrato sulla dicotomia memoria-oblio, il giornalista e scrittore evidenzia infatti come veniamo mossi da entrambe le sollecitazioni, da una parte una voglia di cambiamento, dall’altra lo sforzo di ricordare,
Che relazione c’è tra libertà e responsabilità, quale tra le due si impone sull’altra? Di questo parla Donatella Di Cesare, filosofa e scrittrice, dal teatro Argentina di Roma. In questo momento di crisi sanitaria, che ha portato a una reclusione forzata, ci si è resi conto di quanto siano importanti la libertà del singolo, in quanto individuo, e la sua responsabilità come cittadino nei confronti della comunità. Collegandosi alla situazione
L’atto di ricordare, non lasciar andare i propri ricordi, è un atto faticoso, innaturale, ma anche necessario. Questa resilienza è paragonabile agli olandesi, che con costanza e dedizione strappano via dal mare una zolla alla volta, in un atto che è certamente contro natura, ma permette loro la sopravvivenza. Ricordare è doloroso, ma anche indispensabile, poiché l’unico modo per poter immaginare il futuro è conoscere il passato. E se c’è
Nell’intervento del 5 dicembre, Saverio Costanzo, premio David Donatello e Nastro D’argento, viene intervistato da Giordano Meacci, scrittore con cui ha collaborato per la sceneggiatura del film Non Essere Cattivo. Il regista italiano, attraverso la sua esperienza personale e cinematografica, riflette sul legame tra interno ed esterno: nel corso dell’intervento dimostra come il binomio, apparentemente antitetico, soprattutto nell’arte del cinema formi un legame indispensabile per veicolare il messaggio artistico. Costanzo