Ormai le famiglie sono “ita-straniere”, simbolo di un’integrazione già avvenuta attraverso il cibo. Questo è stato il punto focale dell’incontro tenuto sabato 11 maggio nell’Arena Piemonte, a cura di Concorso letterario Lingua Madre. Attraverso il cibo e il ruolo delle donne, che per anni è stato trascurato da una società ancora prevalentemente maschilista, si sono potuti abbattere pregiudizi e incomprensioni tra le diverse culture, argomento cardine del libro “Pasta fritta” di Marcela Luque, vincitrice dell’edizione passata di Lingua Madre. Ne sono un esempio i vari personaggi che hanno partecipato alla webseries “Cucine Vicine”(ideato da Giulietta Vacis, Eleonora Diana e Alice Drago, rispettivamente la regista, l’animatrice e la producer ); in ogni puntata ,infatti ,è stato chiesto a due concorrenti di etnia differente di preparare un piatto appartenente alla loro tradizione . O come nel caso di Giusi Sammartino che tramite il suo libro “Siamo qui” ha raccontato le testimonianze di molte donne straniere che hanno avuto l’opportunità di realizzarsi in Italia, soprattutto nel campo gastronomico. Il cibo non solo arricchisce il patrimonio culturale di una nazione, ma ci permette anche di conservare l’eredità lasciataci dai nostri antenati, mantenendo la nostra identità familiare, che altrimenti andrebbe perduta.
Matteo Grasso e Aurora Tesauro, liceo Alfieri
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