Venerdì 11 maggio, Arena Bookstock, ore 11,30: “Scrivere la memoria”, uno degli incontri più attesi della giornata. Ospiti Luigi Garlando, con il libro Per questo mi chiamo Giovanni, e Alberto Melis, con Da che parte stare, che parlano della vita e dell’infanzia di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, entrambi vittime della mafia.
Ospite d’eccezione Rita Borsellino, sorella di Paolo. Rita ricorda i giorni della stragi di Capaci e di via d’Amelio, quando pensava che il mondo intero fosse crollato, ma sentiva anche che suo fratello continuava a vivere e che qualcosa stava cambiando. Rita vuole dare un importante messaggio ai ragazzi d’oggi: la paura non ci deve impedire di lottare per difendere le persone più deboli. Ci invita a non considerare Paolo e Giovanni degli eroi, ma uomini normali, “perché gli uomini si possono imitare, ma imitare gli eroi è difficile”.
Il suo messaggio ci è arrivato dritto al cuore, e con un pizzico di amarezza Rita ci ha fatto riflettere su come la morte del fratello sia stata sì dolorosa, ma “indispensabile per far volare le sue idee”. Ci saluta con le parole di Paolo e Giovanni: “Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola”.
Giulia, Elisa, Luciano, Matteo
reporter Fuorilegge, SMS Peyron-Fermi
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