“Il tema del Salone del Libro di quest’anno è la meraviglia, e le donne sono sicuramente una delle meraviglie del mondo” esordisce Daniela Finocchi, ideatrice del concorso Lingua Madre, in un’affollatissima Arena Piemonte. Oggi, in questa giornata conclusiva dell’edizione 2015, oltre alla consueta premiazione delle vincitrici del concorso, Lingua Madre ha anche festeggiato i suoi primi dieci anni di vita. Per l’occasione sono intervenuti sul palco, accanto a Daniela Finocchi, l’Assessore alla Cultura e al Turismo Antonella Parigi, la Presidente della Consulta Regionale Femminile Cinzia Pecchio, il Presidente della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura Rolando Picchioni e infine il Direttore del Salone del Libro di Torino Ernesto Ferrero.
“In questo mondo così privo di limiti ogni donna deve conservare il suo connotato, e tutte le nostre autrici ci sono riuscite perfettamente: per questo è stato così difficile decidere quali di loro premiare e quali no” commenta Cinzia Pecchio, aggiungendo poi “Ragazze, ricordatevi: non dobbiamo mai cercare di assomigliare ai maschi, dobbiamo restare donne, è questa la scelta più coraggiosa. Tenete sempre presente che noi donne da sole siamo invisibili, ma insieme siamo invincibili”
In occasione del decennale è stato pubblicato un volume, “L’Alterità che ci abita”, contenente alcuni dei racconti selezionati in questi anni. Subito dopo sono state premiate le vincitrici delle varie categorie, ciascuna preceduta dalla lettura dell’incipit del proprio racconto da parte di Laura Malaterra, che ha contribuito a caricare di emozioni il già coinvolgente momento. Insieme alle autrici sono saliti sul palco i rappresentati delle città in cui attualmente esse risiedono e le rappresentanze diplomatiche dei loro Paesi d’origine. Ad allietare ulteriormente la presentazione è stato l’intermezzo musicale dell’artista Olga del Madagascar, che ha presentato un brano del suo ultimo CD, Ma Nature.
Emblematico è il commento dell’Ambasciatore dell’Albania in Italia: “E’ bellissima questa possibilità che viene data alle donne di raccontarsi, anche perchè se non sono loro a raccontare loro stesse, noi uomini non ce la faremo mai a capirle!” E ancora il Sindaco di Asti: “Noi siamo alberi che camminano: abbiamo le nostre radici e le nostre storie, ma sta a ognuno di noi metterle a frutto e condividerle per creare una comunità che funzioni.”
L’affermazione più importante arriva però da Sabina Gardovic, seconda classificata del concorso: ” Potersi esprimere in una lingua diversa dalla tua, all’interno di un Paese che non è quello dove sei nato, e sapere che qualcuno è davvero interessato ad ascoltarti, è una cosa straordinaria. Per questo Lingua Madre è così importante.”
Matilde Masera, Redazione Alfieri
Giulia Cibrario, Tutor Redazione Bookblog
Nessun commento
Non ci sono ancora commenti, ma tu potresti essere il primo a scriverne uno.