Alessandro Pertosa presenta il suo libro “Dall’economia all’eutéleia. Scintille di decrescita e d’anarchia” e ne espone i principali temi. Innanzitutto viene proposto un paradigma culturale alternativo a quello reggente e viene evidenziato che ci troviamo alla fine di un’epoca storica cominciata con la rivoluzione industriale, ed è inevitabile un cambiamento. Pertosa suggerisce di abbandonare la strada della crescita per seguire la decrescita, che non deve essere vista come meta, ma come strada per capire dove si vuole arrivare. Il termine economia fu codificato per la prima volta da Senofonte nel VI secolo e deriva dai termini oìkos, famiglia, e nòmos, legge, e indicava una cultura basata sul dominio del capofamiglia. Pertosa poi definisce l’economia come un fiume in piena che scorre verso il suo scopo, cioè l’aumento del dominio e del potere; se lo scopo viene mutato, allora si va verso un’economia contraddittoria e quindi fallimentare. Secondo il relatore, senza accorgercene, utilizziamo quotidianamente dei termini esprimendone un senso di dominio: ne è un esempio “interesse”, che noi concepiamo come un concetto che ci riguarda personalmente, mentre il termine latino in primo luogo indicava l’interesse dello Stato. Riallacciandosi a questo termine ci propone di distaccarci dall’occidentale ideologia della scissione, e cioè dall’idea dell’io e dell’altro concepiti come elementi distinti, ma di iniziare a pensarci in relazione all’altro. L’intervento si chiude con una citazione di Gandhi: “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”
Astancolli Irene, Roncagalli Alessia
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