Giovedì 18 maggio 2017: primo giorno del Salone del Libro e del Salone off. Daniel Pennac è a Torino all’ auditorium del grattacielo Intesa Sanpaolo per offrirci il piacere di una lettura teatrale tratta dal suo libro “Il Caso Malaussène – mi hanno mentito”. Si tratta dell’ultimo dei cinque romanzi incentrati sul personaggio di monsieur Benjamin Malaussène: un giovane sui trent’anni, intelligente e buono, che si caccia sempre in una marea di guai.

Il reading si apre con alcune scene del caso da risolvere: il rapimento di un facoltoso esponente della classe dei super ricchi, ad opera di non meglio definiti “magistrati volontari”, costituiti in un “tribunale provvisorio”, allo scopo di ricavarne un colossale riscatto da redistribuire in un’ottica di giustizia sociale. Malaussène compare solo alla fine della lettura, nel suo classico ruolo di capro espiatorio, ritenuto colpevole dal solerte funzionario di polizia che già lo aveva perseguitato in passato.

Pennac fa qui riferimento ad un tema politico straordinariamente attuale: il crescente squilibrio provocato dalla concentrazione della ricchezza in capo a pochi ed all’impoverimento generalizzato della restante parte della popolazione. Certo, il rapimento e la redistribuzione di un riscatto milionario non costituiscono una soluzione. Tuttavia, appaiono come un efficace espediente narrativo per porre questo tema cruciale al centro dell’attenzione, insieme a molti altri: uno fra essi, per esempio, è la partecipazione dei responsabili della cosa pubblica, a prescindere dal loro orientamento politico, a questo sinistro meccanismo a danno dei più deboli.

Pennac inoltre si sofferma molto sul concetto di caso, che domina la realtà che ci circonda. È una circostanza fortuita se Malaussène è indagato dalla polizia e sarebbe bastato poco, una minuzia, una mancata coincidenza di azioni, per cambiare tutta la situazione. Come esseri umani dobbiamo essere consapevoli del potere della sorte. Questo non è ovviamente un invito a demoralizzarsi, ma solo ad accettare il caso come fatto reale, cercando anche di prenderlo con la naturalezza e l’ironia tipiche di Pennac.

Il reading di questa sera, ovviamente, non esaurisce il libro, ma ne costituisce uno stuzzicante invito alla lettura. Lo scopo, pienamente raggiunto, è quello di calare il pubblico nell’atmosfera del romanzo, fargli comprendere le caratteristiche dei personaggi, le dinamiche delle scene, il mondo di Malaussène. Il tutto ha assunto, quindi, le caratteristiche di una vera e propria messa in scena teatrale.

È notevole infatti come lo stesso Pennac – con la collaborazione della regista Clara Bauer e dei bravissimi co-attori  Massimiliano Barbini e Pako Ioffredo – sia riuscito a trasferire la lettura di un romanzo sul palcoscenico, valorizzando corrispondenze di sguardi, di gesti e di espressioni: un ritmo divertente e incalzante ha condito le scene ed è stato enfatizzato anche dalla continua alternanza tra il francese e l’italiano.

Il ruolo primario è occupato da Pennac stesso, che non è più solamente l’autore di un libro, ma si incarna perfettamente nei personaggi che interpreta. L’effetto comico che ne deriva diverte sinceramente il pubblico e rende questo eclettico scrittore e i suoi lavori  unici nel loro genere.

Liceo Classico e Musicale Cavour

Virginia Rocco e Chiara Sapia