Il 12 maggio all’Arena Bookstock, insieme a Laura Boldrini, già presidente della camera, a Carlo Marconi, maestro di scuola elementare, e al giornalista Gad Lerner si è parlato di un tema frequentemente trattato ai giorni nostri: la migrazione.

Il titolo di questa conferenza, “Di qua e di là del mare“, è ispirato al titolo del libro scritto da Marconi, un testo per bambini, dedicato all’immigrazione, in cui ci sono filastrocche illustrate per ogni lettera dell’alfabeto.

Nella parte iniziale della conferenza prende parola Boldrini, sostenendo che la scuola può fare molto rispetto al fenomeno migratorio, soprattutto quando c’è un maestro che capisce le sfide del nostro tempo e se ne fa carico. Può fare molto, ma non tutto dal momento che la politica, purtroppo, spesso sembra esprimere messaggi contrari alla cultura e al rispetto, che vengono insegnati a scuola. Boldrini conclude affermando che il fenomeno andrebbe gestito meglio, poiché negli ultimi anni non si è investito nell’integrazione.

Subito dopo interviene Carlo Marconi, raccontando come è nato questo libro, in seguito alla tragedia di Lampedusa del 2013, della quale il maestro ha subito iniziato a parlare con i suoi alunni, rimasti colpiti dal fatto che molti bambini erano coinvolti nella disgrazia. Egli ha utilizzato nel suo libro la filastrocca in quanto strumento che aiuta ad esprimere in forma gradevole argomenti difficili, dolorosi e a volte pesanti da accettare.

La conferenza si conclude con un’importante considerazione di Gad Lerner, il quale dichiara che la scuola italiana, con tutti i suoi limiti e i suoi difetti, silenziosamente è stata il più potente fattore di integrazione della società multietnica che si sta creando nel nostro paese, nonostante nei giovani, a partire dalle scuole medie, il razzismo risulti spesso  indotto da condizionamenti esterni .

Lara Paciocco e Lucrezia Tinelli