L’incontro tra Andrea Bajani e i ragazzi già raccontato nel diario di bordo n. 2, visto con altri occhi.
Il secondo incontro tra i ragazzi del progetto Europa a sedici anni e Andrea Bajani dura poco più di due ore. È una riunione interlocutoria, con qualche defezione dell’ultimo minuto e il bus di Andrea per l’aeroporto a metà pomeriggio. Ci ritroviamo in Fondazione subito dopo la scuola, giusto il tempo di pranzare e raccogliere e riprendere le idee del giorno prima.
Nessuna parola nuova
Giovedì, al liceo Gioberti, c’eravamo lasciati con una promessa: dall’incontro di oggi non sarebbe dovuta uscire nessuna nuova parola, oggi siamo pochi e tutti volevano partecipare alla discussione. Così, le due ore dell’incontro le passiamo a sviscerare i concetti che abbiamo già individuato. TANGRAM e PELLE le diamo tutti per assodate: “ci sono alcune parole- spiega Andrea- che sono subito perfette, le senti e dici: “ecco”. La stessa cosa non si può dire per DELTA”.
Non per forza nomi: nonostante
DELTA ha dietro un bel concetto (un tutto coeso, che faticosamente avanza), ma la parola non è altrettanto convincente. Si propone FIUME, poi RIVOLI, e LETTO. Nessuna di queste proposte però raggiunge una qualche maggioranza, e quasi subito vengono fatte cadere. “Ragazzi- propone Andrea- guardate che le parole non devono essere solo nomi”; nella prima edizione delle Parole per il Futuro, ad esempio, era stato scelto il pronome “me”. “Quindi tipo NONOSTANTE, potrebbe andare bene?”, chiede Marco Drago. “Bello nonostante- dice Mattia- anche perché centra abbastanza con il concetto di Delta, e poi è una parola ambigua”. Per definire il rapporto tra unità e divisione, NONOSTANTE sottolinea bene l’ambivalenza di fondo del sentirsi europei. “Nonostante le divisioni, nonostante il panettiere sotto casa non senta l’appartenenza all’Europa- dice Alessandro- nonostante tutto, l’Europa esiste”. Ma la frase è vera, efficace, anche capovolta: nonostante l’Europa esista, permangono divisioni, individualismi, e l’indifferenza della panettiera sotto casa.
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