Quando ha voluto scoprire l’ umanità Dio si è fatto uomo per scendere tra gli uomini, forse per questo nell’immaginario comune difficilmente l’immagine di Dio è associata al sesso femminile. Bastano però pochi minuti di riflessione per capire che, in qualche modo, questo stereotipo legato alla reincarnazione di Dio in uomo risulta essere una specie di controsenso. In fondo Dio è vita, creatore di vita, perché quindi non dovrebbe reincarnarsi proprio nella donna, sesso che per definizione infonde la vita?

Questo è lo stesso tipo di ragionamento che ha spinto Vauro Senesi, vignettista, editore e attore italiano, ad immaginare “una Dio”, protagonista del suo ultimo romanzo Dio è tornata, presentato nel corso di un dialogo con Don Gino Rigoldi, presbitero ed educatore italiano, tenutosi venerdí 11 maggio presso lo Spazio Duecento del Salone.

Con la simpatica leggerezza che caratterizza la sua satira, Senesi ha raccontato al divertito pubblico da cosa è nata l’idea di questo romanzo apparentemente molto provocatorio.

Innanzitutto lo scrittore ha chiarito che lui non volesse provocare, ma esprimere la sua sincera opinione in maniera assolutamente laica.

Tutto è iniziato da un’esigenza, l’esigenza spirituale di ritrovare la solidarietà che, a  detta dell’autore, sembra essere svanita dal vocabolario che caratterizza la nostra contemporaneità tanto nella politica quanto nel nostro vissuto. Abbiamo perso la capacità di metterci nei panni dell’altro, capacità che non deve derivare obbligatoriamente da un bisogno spirituale ma, quantomeno, dalla curiosità. “Oggigiorno tutto ciò che è diverso è ostile, da tenere lontano con muri e ruspe” commenta con amarezza Senesi.

La curiosità è il motore del progresso, il dono che caratterizza la natura umana: in un mondo senza curiosità e solidarietà, stiamo forse perdendo la capacità di essere umani?

Come presbitero attivo all’interno dei carceri, Rigoldi si occupa quotidianamente di uomini e donne che hanno perso la solidarietà e fiducia nel prossimo. Egli capisce quindi molto bene le esigenze che hanno spinto Senesi  ad iniziare a scrivere un romanzo di riscoperta dell’ umanità, tanto dei suoi pregi quanto nei suoi, a volte terribili, difetti; difetti che fanno soffrire un Dio creatore, per questo occorre che Dio che, quando si avvicina all’umanità, sia pronto a sopportare un grande dolore, un dolore che forse solo le donne, per natura dotate di una grande sopportazione, possono affrontare.

Rigoldi e Senesi sono due personalità molto diverse, forse addirittura in netto contrasto tra loro, ma una cosa sicuramente li accomuna, il bisogno di ricostruire una società fatta di relazioni di scambio continuo e confronto, nonché di scontro, se necessario. Di questo è fatta la nostra identità di esseri umani, di continuo dialogo senza più barriere, di un mondo in cui persino un prete e un satirista possono esprimere le loro idee liberamente senza essere giudicati, per discutere insieme, ridere insieme, ma, soprattutto, crescere insieme.

Ines Ammirati