La prima giornata del Salone del Libro si è aperta con un dibattito riguardo i movimenti femministi italiani del primo Novecento, dal titolo “Donne e Diritti”. La prima relatrice intervenuta è stata Giuliana Manica, Presidente della Consulta delle Elette del Piemonte, la quale ha trattato del ruolo e della condizione della donna nelle istituzioni, nel passato e oggi. Protagonisti della discussione Emma Schiavon e Marco Severini, autori rispettivamente di “Torino 1911. Il primo congresso pro suffragio femminile a cinquant’anni dall’Unità” e “Dieci donne. Storia delle prime elettrici italiane”. Gli autori hanno partecipato ad un’ intervista “incrociata”, dove l’uno ha posto all’altro domande relative al suo libro. La condizione della donna,a inizio ‘900, era di totale subordinazione rispetto all’uomo: essa infatti non era in possesso di alcun diritto politico, nè sociale.Tuttavia la costituzione dell’epoca, cioè lo Statuto Albertino, non presentava leggi che impedissero esplicitamente il voto alle donne. A partire da questo “silenzio” legislativo, Marco Severini fonda il suo saggio, che illustra la vicenda delle prime dieci elettrici italiane e il ruolo del giurista Ludovico Mortara. Questo episodio, unico nella storia italiana, vede coinvolte dieci maestre marchigiane, candidatesi nelle liste elettorali del proprio comune. La circostanza suscitò profondo scalpore nell’opinione pubblica e Ludovico Mortara si interessò alla questione. Egli riscontrò che lo Statuto garantiva pieni diritti alle donne, o meglio non era espresso esplicitamente alcun divieto di partecipare alla vita sociale e politica. La permanenza dei nomi delle maestre all’ interno delle liste elettorali del 1906, fu di dieci mesi, quindi più lunga rispetto alla media della durata di un governo in quell’epoca (otto mesi), nondimeno ciò resta un fatto eccezionale. Emma Schiavon, invece, ha concentrato la sua pubblicazione sul Comitato Pro-voto torinese, in particolare sulle vicende di cui furono protagoniste le sue esponenti nel 1911, in particolare Emilia Mariani. E’ necessario dunque per le nuove generazioni crescere con la consapevolezza dei diritti acquisiti.
Sara Hamado e Caterina Giorgi, Liceo Classico L. Ariosto, Ferrara
Nessun commento
Non ci sono ancora commenti, ma tu potresti essere il primo a scriverne uno.