Un interessante incontro a tu per tu con Ugo Riccarelli, scrittore famoso, che ha attratto alla presentazione del libro moltissime graziose vecchiette, desiderose di porgergli numerose domande. “Ricucire la vita”, questo è il titolo del libro, che appunto racconta di un doppio viaggio, uno per esperienza vissuta e l’altro all’insegna dell’umanità. E’ stato definito cronaca letteraria per la lucidità ed il distacco nella descrizione della sua esperienza, le sue accanite lettrici sostengono infatti che “il passato ce l’ha davanti e il futuro alle spalle”. Riccarelli inizia subito citando una frase in ricordo del suo amico Stefano Tassinari riguardo alla concezione della politica: “la politica deve essere in grado di essere manutenzione delle cose e delle idee, quando ci riesce allora ha una funzione”. E’ possibile perciò fare politica a patto che ognuno si prenda le proprio responsabilità. Questo è il concetto predominante del suo libro, che vede sullo stesso piano “sovrani e sudditi”. Lo scrittore racconta del suo viaggio al centro medico per trapianti e terapie di Palermo (ISMETT), un centro particolare, dove vi è un diverso approccio del medico verso il paziente; entrambi collaborano per la cura e nessuno assume un atteggiamento passivo.   I medici cercano di instaurare un rapporto col paziente e di capire le sue esigenze e sofferenze, cosa alquanto trascurata negli ospedali di oggi. Si ha infatti “paura” del dolore e del diverso, e spesso si cerca di creare un distacco tra il mondo dei “sani” e quello dei “malati”.
Insomma, in questo incontro si è creata un’interazione tra autore e lettrici, che hanno spinto lo scrittore a persistere nella sua attività. Riccarelli conclude dicendo: ” NOI SIAMO LE NOSTRE STORIE”.
Giorgia Gremo, Giorgia Gambino, Veronica Garrone