Quanti film vedete ogni anno? Quanti libri leggete? Quandi spettacoli teatrali andate a vedere? Quanti album ascoltate? Ma, sopratutto, come fate a scegliere tra le migliai di opzioni disponibili? Oltre ai consigli degli amici e alla notorietà, una delle vostre prime risposte sarà le recensioni dei grandi critici: ma possiamo davvero fidarci di quest’ultime? Ce lo spiegano a Ferrara Piero Zardo e Daniele Cassandro della redazione di Internazionale.
Prima di tutto, dovremmo ricordarci che le recensioni non sono obiettive: siamo portati a credere che un critico, siccome dotato di un titolo e di grande notorietà, rappresenti la massima autorità in questione e non possa mai sbagliarsi, ma un critico rimane sempre una persona qualsiasi, con i propri gusti e le proprie pecche.
Nessuna opera artistica, inoltre, può essere semplicemente ridotta a stelline: vivendo in un mondo frenetico, dove non c’è tempo per il complesso, le stelline ci sembrano la migliore soluzione per inquadrare un film, ma in Fratello dove sei? c’è molto più del 77% ricevuto su rottentomatoes. Nessuno penserebbe mai di dare un voto ai quadri di Caravaggio.
Dobbiamo infine ricordarci che una recensione negativa farà sempre molto più scalpore di qualsiasi recensione positiva. Nel mondo dello spettacolo vige sempre la stessa regola: nel bene o nel male, purchè se ne parli.
Emma Faccini e Chiara Tarulli
Licei Ludovico Ariosto e Vittorio Alfieri
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