Stare all’ufficio stampa è come stare in un porto di mare…un bel porto di mare! Comincia tutto la mattina verso le nove, quando il mare è calmo piatto e nell’ufficio ci sono solo i volontari e gli organizzatori. Si organizza la giornata, ci si mette a posto la propria postazione, si stampano fogli, e viene creata la bacheca con la rassegna stampa sul Festival di Internazionale. Ma a un certo punto, quando l’ufficio stampa apre, incomincia la burrasca e stare a bordo è davvero un’impresa! Giornalisti di tutte le testate, dalle più famose alle meno conosciute, entrano, fanno domande, si iscrivono agli incontri che vogliono seguire quella giornata! Entrano fotografi, traduttori, ma soprattutto entrano i guests, per accreditarsi come tutti! Stare all’ufficio stampa è davvero una bella esperienza, soprattutto per le public relations che una persona (se portata naturalmente, come la sottoscritta), può farvi all’interno. E’ bello avere la possibilità di incontrare scrittori, giornalisti provenienti da tutto il mondo, sentire, tra un badge e l’altro, le interviste che fanno dietro le spalle e risuonare oltre all’italiano, lo spagnolo, l’inglese e il francese. Finito il momento di burrasca, ritorna la calma ed è quello il momento in cui oltre alla fine del turno, pensi a tutte gli incontri e alle cose bizzarre che sono successe quel giorno!
Angelica Hamado
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