“Ha quel modo tutto suo di raccontare il sapore dei colori e di insegnare a trattenere l’ allegria sulla pelle, che nessuno ha”. Con questa frase Marco Brancato, illustratore del libro “Molto non è poco” (Carthusia), inizia il suo incontro. Insieme a lui abbiamo parlato delle diversità che spesso vengono giudicate in modo negativo; sono proprio queste a creare un legame tra l’elefante Gulliver e la bambina Poco, protagonisti del libro. La loro amicizia ha inizio quando Gulliver viene cacciato dal branco, perché i suoi atteggiamenti sono esagerati. Attraversando il fiume, incontra per caso Poco che, si trova anche lei nella stessa situazione. Incoraggiandosi a vicenda e confidandosi segreti i due diventano amici e insieme vivono avventure stravaganti e divertenti. Questo libro, con i disegni e le parole, comunica ai bambini l’importanza di essere diversi.

L’idea di trasmettere questo messaggio è arrivata dalla collaborazione con le associazioni che aiutano i bambini affetti dalla sindrome di Sotos, grazie alle quali l’autore ha potuto rendere credibili i personaggi. “Nelle illustrazioni si rappresentano le emozioni e gli stati d’animo dei personaggi e così riesco a trasmetterli ai lettori” ci dice Marco. Ed è vero! Con i suoi disegni, una passione che ha coltivato fin da piccolo e che lo ha portato a ricevere numerosi riconoscimenti come il Premio Ronzinanate, ha saputo ideare una storia di amicizia basata su una caratteristica comune, essere diversi. Diversità che si è rivelata che si è rivelata un pregio!

Caterina Barberis e Rebecca Schiavello, scuola media Peyron