“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.” Così recita l’articolo IX della Costituzione Italiana con il quale si è aperto l’incontro per presentare il libro di Giovanni Maria Flick “Elogio del patrimonio. Cultura, arte e paesaggio” durante la seconda giornata del Salone Internazionale del Libro di Torino 2016 nella Sala Blu. A promuoverlo erano presenti, oltre all’autore, l’egregio professor Salvatore Settis e il giornalista Gianni Riotta, coordinati da Alessandro Zaccuri.
Il nuovo libro del professor Flick, ex Ministro della Giustizia, ex Presidente della Corte Costituzionale, giudice costituzionale e costituzionalista di grande prestigio, è una richiesta di intervento in difesa del patrimonio culturale, artistico e ambientale italiano.
E’ stato infatti l’articolo IX, interpretato dall’autore, a ispirarlo nella scrittura di questo libro.
E’ intervenuto per primo Salvatore Settis, che ha elogiato il lavoro di Flick in modo molto appassionato e leggendo dei passi, ha messo in evidenza alcuni punti che lo avevano colpito; proprio come l’immagine di una società eterogenea, formata da tante monadi che non interagiscono tra di loro. Questa frammentazione culturale è causa di un estraniamento dall’idea di patrimonio collettivo e di una graduale alienazione della propria persona.
Settis ha sottolineato inoltre l’importanza della tutela archeologica, del polmone verde e della cultura formato libro.
Tramite la sua opera, Flick, intende diffondere una concezione di nuovo umanesimo, riscoprendo la dignità nelle cose e sfruttando la costituzione come bussola per andare avanti e non solo per riflettere sul passato.
Ciò che è assolutamente necessario per il progresso della nostra società è la fusione di una pluralità di idee, che miri all’arricchimento della cultura e non alla sua distruzione.
Alessandra Cordiano, Stefano Di Perna – Liceo Alfieri
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