“Non si è al sicuro in nessun posto. Mi ricordo benissimo che la prima volta in macchina, avevo quattro anni e lì non era mai successo fino ad allora, quindi pensavo che fosse un luogo protetto. Che delusione quando mi arriva il primo pugno”, sono questi i primi ricordi d’infanzia di Morwenn.

Morwenn Moguerou, in arte Ema Stokholma, ora dj e speaker radiofonica, ha deciso di raccontare nel romanzo Per il mio bene, edito HarperCollins nel febbraio 2020, la propria infanzia da vittima di violenza domestica. Morwenn, fin da bambina, ha paura di un mostro che abita sotto il suo stesso tetto e che chiama “mamma”. La madre, invece che offrire ai suoi figli amore e protezione, ha sempre maltrattato fisicamente e psicologicamente Morwenn e suo fratello Gwendal, fino a quando, compiuti i quindici anni, la ragazza decide di scappare di casa e di raggiungere il padre in Italia. Qui diventa Ema Stokholma, inizia a lavorare come modella e successivamente intraprende la carriera di dj nelle discoteche, fino ad arrivare ad essere l’amatissima voce del programma radiofonico Back2Back, su Rai Radio 2.

Oggi, con un intervento video dai tetti di Roma, Ema mostra la sua solidarietà nei confronti di chi, durante questa quarantena, si è ritrovato rinchiuso in una casa che considera il posto più pericoloso del mondo, anziché un rifugio sicuro. Invita, dunque, ad accogliere le richieste d’aiuto e ad andare incontro a coloro che si ritrovano in questa situazione: riconoscere i segnali e non chiudere gli occhi. Questo è il motivo che ha spinto Ema Stokholma a scrivere un romanzo autobiografico, con la speranza di smuovere gli animi e indurre a denunciare le violenze domestiche, perché tutti possiamo dare il nostro contributo in questa lotta.

Roberta De Gioanni e Alizia Rizzi, Liceo Alfieri, Torino