Gianni Magnino ha presentato il suo primo libro, intitolato Esercizi Canini davanti ad un pubblico di bambini di terza elementare, ma non solo.
L’autore ha voluto dimostrare che una storia si può raccontare in tanti modi diversi, come aveva già fatto il francese Raymond Queneau nel suo Esercizi di stile. Magnino utilizza uno stile personale e divertente, destinato a giovani lettori, bambini e ragazzi.
Gianni infatti racconta una storia i cui protagonisti sono il padrone di un cane e una portinaia. Tutto inizia quando il cane depone i suoi escrementi davanti al portone del numero civico 180, e la portinaia, quando se ne accorge, chiama il padrone e lo invita a rimediare. Così l’uomo, borbottando, raccoglie mal volentieri la cacca.
Durante l’incontro Magnino ha letto alcune versioni della sua storia: quella del pettegolo, dello scontento, del misterioso, del tema in classe e del testo teatrale. Per ognuna di queste ha invitato i ragazzi a crearne nuove.
È stato un momento molto coinvolgente e interessante inoltre gli spettatori hanno voluto soddisfare le loro curiosità chiedendo perché ad esempio abbia riscritto la stessa storia in tanti modi diversi. Gianni ha risposto che innanzitutto ha voluto rivolgersi con simpatia ai giovani lettori e poi è convinto che attraverso il modo di parlare e di esprimersi delle persone sia possibile anche conoscerle un poco. “Quanto tempo ha impiegato a scrivere questo libro?” chiede un altro bambino. Gianni se l’è presa piuttosto comoda: da luglio a dicembre!
Al termine dell’incontro ha invitato il pubblico a fermarsi e a illustrare le quindici storie contenute nel libro.
Pietro Tuccari, 2^ C, SMS Caduti di Cefalonia
Redazione Fuorilegge
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