Nel terzo incontro con il liceo scientifico Avogadro ho mostrato un breve video su youtube di Ahmad Kiarostami, che ha per tema il contrasto tra modernità e tradizione nella capitale iraniana Teheran. Abbiamo fatto il punto rispetto ai due incontri precedenti sul mio libro “Noi donne di Teheran” e sul racconto “L’amore folle” dello scrittore franco-marocchino Tahar Ben Jelloun. Protagonisti sono stati poi i ragazzi e i racconti che hanno scritto e, in forma anonima, altri hanno letto nell’aula magna e riportiamo qui sotto. A margine di queste letture, seguite da applausi per il coraggio che diversi di loro hanno avuto esponendo le loro emozioni e affiliazioni anche religiose, ho ricordato come chi ha nel proprio Dna più culture, chi vive lontano dal proprio paese d’origine, e che non ha avuto modo di conoscere la realtà da cui vengono i propri genitori, si pone inevitabilmente più domande rispetto a chi è nato e cresciuto in una sola cultura. Districarsi non è facile, ma in questa situazione la libertà di coscienza e la laicità dell’Europa sono conquiste irrinunciabili perché sono il fondamento della democrazia.
In aula ci sono un paio di ragazze di origine straniera, in particolare una pakistana e un’iraniana. Pensando a loro, abbiamo dialogato sulle infinite dissensioni di cui Machiavelli scrisse nei Discorsi: sono tali infinite dissensioni tra le parti delle città alla base di una sana vita repubblicana. Coloro che condannano l’immigrazione e quindi la società multiculturale, auspicano una società senza rischio, vale a dire senza il rischio insito nella diversità. Ma la tradizione liberale e democratica non teme il rischio: l’appello a una società senza rischio e senza conflitto (e quindi senza diversità) è in linea con il pensiero totalitario che ci siamo lasciati alle spalle. Ma rischia di tornare proprio nel momento in cui le destre tornano a vincere in un’Europa che pare più fragile.
Farian Sabahi
Molti e stimolanti i materiali prodotti durante questa adozione. Per comodità qui sotto trovate i link per leggerli
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