informazióne s. f. [der. di informare; cfr. lat. informatio -onis «nozione, idea, rappresentazione»]. – 1. ant. e raro. L’azione dell’informare, di dare forma cioè a qualche cosa.Con sign. più concr., nell’uso com., notizia, dato o elemento che consente di avere conoscenza più o meno esatta di fatti, situazioni, modi di essere, ecc. (da Enciclopedia Treccani)
Informarsi ed informare sui processi d’informazione. Il 5 ottobre 2019 nell’aula Magna della facoltà di Giurisprudenza dell’università di Ferrara si ragiona e discute di divulgazione.
Nel tentativo di analizzare insieme ad un pubblico eterogeneo lo stato di salute dell’Unione Europea e la percezione che le persone ne hanno, Gian Paolo Accardo (voxeurop), Massimo Gaudina (commissione europea), Luca Misculin (il Post) Camilla Vagnozzi (Pagella Politica) e Lorenzo Robustelli, incappano subito nella più grande difficoltà che accompagna questa istituzione fin dalla sua nascita: raccontarla. Definire e sviscerare un sistema di così complesso è complicato per chiunque, per chi lo vive da cittadino comune, come per chi ci lavora quotidianamente. Per invertire le tendenze antieuropeiste degi ultimi anni è però necessario superare questo scoglio comunicativo iniziale, lavorando ed investendo proprio sul modo in cui essa viene descritta all’esterno. L’immagine che i media ne offrono condiziona ovviamente in modo determinante l’opinione pubblica: attualmente l’attributo di “complessa da spiegare” legittima agli occhi di molti giornalisti, lettori e politici il circolare di informazioni vaghe, o fuorvianti, quando non addirittura false. La “più o meno esattezza” delle notizie circolanti può dipendere da errori di traduzione (nel passaggio dall’inglese maccheronico usato tra gli esponenti dell’Unione Europea alle lingue nazionali dei paesi membri), da tentativi di parlare di argomenti complessi mantenendo un linguaggio accessibile a tutti (falliti e quindi sfociati in imprecise sempificazioni), o persino dalla volontà di diffondere specifiche fake news per interessi politici.
Numerose e varie sono le misure ed i progetti ideati per guidare il mondo alla comprensione delle istituzioni politiche: la collaborazione con Pagella Politica (” un progetto che mira a monitorare le dichiarazioni dei principali esponenti politici italiani, al fine di valutarne la veridicità attraverso numeri e fatti.”) si focalizza sulle fonti mentre la conferenza stampa che si tiene alle dodici di ogni giorno a Bruxelles alla presenza di giornalisti internazionali mira ad accorciare la distanza tra origine delle notizie e orecchie ed occhi della popolazione.
Tutti i problemi discussi oggi sembrano essere fatti della stessa, inafferrabile materia: di parole. E’ sorprendente come da un elemento all’apparenza così etereo ed inconsistente possano essere forgiati strumenti così affilati da trafiggere un’istituzione solida come l’Unione Europea, così concreti da frenare le intenzioni di un’intera organizzazione di stati.
Ester Dall’Olio
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